Si è tenuto nei giorni scorsi a Milano il consueto Seminario promosso dal Centro di ricerche e studi economici CSIL per la presentazione in anteprima dei dati macroeconomici più significativi dell’annuale Rapporto di Previsione del Mercato del Mobile/Arredo in Italia e nel Mondo 2017.

Per quanto riguarda la situazione italiana, il mercato interno sta registrando un’ulteriore crescita, sebbene ancora piuttosto contenuta (+1,3% in termini reali), accompagnata da un andamento sempre positivo delle vendite sui mercati internazionali nonostante un rallentamento della domanda estera. La Legge di Stabilità per il 2016 contiene, infatti, diversi elementi di sostegno ai consumi (bonus mobili legato alle ristrutturazioni e bonus giovani coppie) che hanno sostenuto i consumi di mobili e si sono sommati al trend positivo registrato dalle altre determinanti della domanda.
Il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto del 2,3% in termini reali con un’inflazione inesistente e una spesa delle famiglie in recupero. A beneficiare di questo clima positivo sono stati anche i mobili di provenienza estera, con le importazioni che nel 2016 aumenteranno di poco meno del 4% circa. Per quanto riguarda le esportazioni, nel 2016 l’euro a 1,11 sul dollaro, la capacità delle imprese italiane di diversificare i mercati e il mantenimento della competitività in termini di rapporto qualità/prezzo hanno consentito alle vendite sui mercati esteri di crescere del 2% in termini reali. Il ridimensionamento dei tassi di crescita della domanda proveniente dai paesi extra europei non ha consentito di replicare le performance del 2015, ma le imprese italiane sono comunque riuscite a guadagnare qualche decimo di punto nelle quote sul commercio internazionale. La produzione del settore è stimata, quindi, a chiudere l’anno con un nuovo aumento pari all’1,5%.

Anche il 2017 sarà un altro anno caratterizzato da incertezza, con un commercio internazionale probabilmente stagnante, con effetti anche sulle esportazioni italiane. Sul mercato interno permarranno ancora elementi frenanti, ma non tali da pregiudicare una crescita anche se inferiore all’1% in termini reali. La bozza di Legge di Bilancio per il 2017 contiene ancora elementi di sostegno ai consumi, ma allo stato attuale si può presupporre che non saranno tali da sostenere una crescita più elevata dei consumi di mobili rispetto a quella registrata nel 2016. Per quanto riguarda le esportazioni, il previsto leggero deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro avrà un influsso positivo sull’andamento delle vendite di mobili, che però si andrà a scontrare con una domanda estera in rallentamento. Le imprese italiane potranno ancora godere dei segnali positivi che arriveranno dai paesi dell’Unione Europea, ma in misura meno consistente; sul fronte dei paesi emergenti è prevista una ripresa della domanda dai paesi del Medio Oriente, mentre permarranno difficoltà sul mercato Russo. Nel 2017 ci si attende, dunque, una crescita delle esportazioni pari all’1,8% a prezzi costanti. Il congiunto andamento positivo delle vendite sui mercati esteri e del lieve aumento del mercato interno potranno determinare una crescita del valore della produzione in termini reali dell’1%.
Sul piano mondiale, i principali paesi importatori di mobili sono risultati ancora Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Francia. Nel corso degli ultimi 6 anni la Cina, che è il primo esportatore al mondo, ha più che raddoppiato le sue esportazioni: dai 25 miliardi di dollari del 2009 è passata a più di 53 miliardi di dollari nel 2015, ma la stima preliminare per il 2016 presenta, per la prima volta dopo la crisi mondiale, una riduzione dell’export cinese a poco più di 49 miliardi di dollari. Gli altri grandi esportatori di mobili quali Germania, Italia e Polonia continuano a crescere anche nel 2016.
Nel 2017 la crescita dei consumi sarà contenuta (al di sotto del 3% per il mondo). L’unica area prevista in crescita più sostenuta è l’Asia e Pacifico, ma anche qui l’incertezza della situazione internazionale comporta diversi rischi al ribasso. Per il commercio estero di mobili le previsioni per il 2017 sono di una riduzione dell’1% in dollari correnti dell’importo degli scambi internazionali.