Pronte le modalità ed i contenuti per lo scambio dei flussi informativi standardizzati tra banche e Confidi, grazie al nuovo testo di Protocollo d’Intesa siglato tra Abi e Assoconfidi.

“Grande soddisfazione per l’importante accordo raggiunto” è stata manifestata da Fabio Petri, Presidente di Assoconfidi e Delegato al credito della CNA. “Oggi si conclude un percorso complesso che vedrà nei prossimi mesi la fase di messa a punto dello scambio dei dati per poi entrare definitivamente a regime” ha sottolineato Petri. “La standardizzazione nel contenuto dei flussi e la modalità telematica di invio segnano un’evoluzione importante nel rapporto tra banche e Confidi per facilitare l’accesso al credito delle PMI”.

L’Accordo integra quello già firmato lo scorso 18 dicembre 2013.

L’intesa così integrata per favorire la più ampia adesione all’iniziativa – prosegue la nota – definisce le condizioni e le modalità, condivise con la Banca d’Italia, attraverso le quali le banche aderenti si impegnano a trasferire in via telematica ai Confidi le informazioni sulle posizioni da essi garantite, ai fini sia degli obblighi segnaletici sia di una migliore gestione interna.

Più in particolare, è stato rivisto il “tracciato record” contenente le informazioni che le banche si impegnano a trasferire ai Confidi partner, specificando che tali informazioni saranno estratte in un formato standardizzato ed elaborabile (XBRL) dagli archivi delle banche utilizzati per le segnalazioni di vigilanza. È stata inoltre precisata la tempistica di invio delle informazioni ai Confidi, al fine di consentire a questi ultimi di effettuare le proprie segnalazioni nei tempi fissati dall’Autorità di vigilanza.

Le banche non dovranno gestire singoli invii di dati con ciascun Confidi convenzionato, come previsto nella versione originaria del Protocollo, ma potranno inviare un solo flusso mensile ad un “centro di raccolta” unico (hub) per tutti i Confidi, appositamente costituito da Assoconfidi per l’iniziativa e gestito da una società terza specializzata.

Il set di strumenti messo a disposizione delle banche che aderiranno all’iniziativa si arricchisce inoltre di un “Documento funzionale” che descrive i criteri per reperire le informazioni necessarie alla costruzione dei flussi informativi che saranno trasmessi ai Confidi.