La nuova Legge di Stabilità 2016 (art. 1, comma 900 L. 208/15) ha previsto alcune novità riguardanti il pagamento delle transazioni commerciali attraverso la moneta elettronica.

Attualmente tale obbligo riguarda solamente gli importi superiori a 30€, a breve tale limite potrebbe però essere cancellato per consentire il pagamento con la moneta elettronica anche per piccole spese (es. caffè, giornale, ecc.). È comunque il consumatore a decidere la forma di pagamento, anche se per spese effettuate aventi importi superiori a 30€ gli esercenti devono essere in possesso del POS al fine di potere accettare i pagamenti attraverso le carte di debito, compreso ovviamente anche il bancomat.

Ai sensi del provvedimento di legge sopra citato, già dal 1 gennaio 2016 i commercianti e i professionisti sono tenuti ad accettare i pagamenti non solo con il bancomat (carta di debito), ma anche con carte di credito, ad eccezione di quei casi in cui vi siano impossibilità oggettive di carattere tecnico.

Le sanzioni per coloro che non si adeguano a queste disposizioni saranno emanate a breve dal Ministero per lo sviluppo economico. Si sta anche predisponendo anche un decreto che riduca sensibilmente gli importi delle commissioni interbancarie per i pagamenti elettronici.

Il Codice dell’amministrazione digitale, D.Lgs. 85/2005 all’art. 5, ha esteso l’obbligo di accettazione dei pagamenti con carte di debito anche ai soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti o servizi in “in toto”, come:

  • pubblici esercizi;
  • attività commerciali in genere;
  • autoriparatori;
  • saloni di bellezza;
  • società di servizi.

Tale obbligo si estende anche agli studi professionali, ad esempio:

  • geometri;
  • ingegneri;
  • avvocati;
  • consulenti del lavoro;
  • dottori commercialisti.

In allegato è disponibile la circolare in formato integrale, contenente anche un breve dizionario delle terminologie utilizzate.