Il lavoro autonomo è uno straordinario strumento di integrazione e per questo non dev’essere ostacolato. Tutte le imprese, quale che sia il luogo di nascita del titolare, vanno agevolate e sostenute”. Lo ha dichiarato il Presidente Nazionale della CNA, Daniele Vaccarino, concludendo il convegno organizzato dalla CNA a Bruxelles su “Politiche immigratorie, Pmi e imprenditorialità: opportunità per l’Ue”, che si è tenuto mercoledì 15 marzo 2016 all’Europarlamento, aperto dal deputato UE Flavio Zanonato, nel corso del quale sono intervenuti, tra gli altri, il vicepresidente della CNA, Giuseppe Oliviero, il presidente del Centro studi Idos, Ugo Melchionda, Luc Hendrickx, per Ueapme, e numerosi rappresentanti della Commissione UE, fra i quali Marie Boscher, Responsabile DgHome.

“In questo momento – ha sottolineato Vaccarino – quando si parla di immigrazione il pensiero corre alla crisi umanitaria ininterrottamente sotto i nostri occhi da troppo tempo. Una crisi che la politica europea deve riuscire a governare, con soluzioni idonee, per non alimentare populismi, nazionalismi, rancori e fiumi di odio”.

“Abbiamo voluto presentare – ha spiegato – nella capitale delle istituzioni europee, il nostro modello, il modello italiano. Da anni la CNA studia, in collaborazione con il Centro studi Idos, le centinaia di migliaia di immigrati che si dedicano alle attività autonome, dell’artigianato e del commercio in primo luogo. Chiediamo che questo approccio analitico venga utilizzato negli altri Paesi europei. Dobbiamo arrivare a una enorme banca dati su scala continentale, uno strumento indispensabile, la vera bussola per poter decidere. Ci adopereremo – ha concluso Vaccarino – affinché tutte le organizzazioni delle piccole imprese europee diventino partner attivi nell’Agenda del dialogo sociale e in tutti i progetti a sostegno delle iniziative sul tema imprenditorialità-immigrazione”.

Un grande ed esplicito riconoscimento è stato tributato all’iniziativa della CNA da tutti i partecipanti, che hanno riconosciuto alla Confederazione l’intuizione di mettere questo importantissimo tema all’ordine del giorno dell’UE, chiamando a discuterne nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles tutti i principali decisori. Un tema che dovrà essere sicuramente ripreso e affrontato nelle sedi opportune con buon senso, concretezza, efficacia e tempestività.