Un nuovo adempimento si aggiunge a carico degli Enti del Terzo Settore in materia di trasparenza.

La L. 3/2019, infatti, estende gli obblighi in materia di trasparenza, previsti per i partiti politici, a tutti gli Enti del Terzo Settore i cui organi direttivi siano composti in tutto o in parte da persone che abbiano ricoperto nei dieci anni precedenti incarichi politici o amministrativi.

Testo della Legge:
“Ai sensi e per gli effetti del presente articolo, sono equiparate ai partiti e movimenti politici le fondazioni, le associazioni e i comitati la composizione dei cui organi direttivi sia determinata in tutto o in parte da deliberazioni di partiti o movimenti politici ovvero i cui organi direttivi siano composti in tutto o in parte da membri di organi di partiti o movimenti politici ovvero persone che siano o siano state, nei dieci anni precedenti, membri del Parlamento nazionale o europeo o di assemblee elettive regionali o locali ovvero che ricoprano o abbiano ricoperto, nei dieci anni precedenti, incarichi di governo al livello nazionale, regionale o locale ovvero incarichi istituzionali per esservi state elette o nominate in virtù della loro appartenenza a partiti o movimenti politici, nonché le fondazioni e le associazioni che eroghino somme a titolo di liberalità o contribuiscano in misura pari o superiore a euro 5.000 l’anno al finanziamento di iniziative o servizi a titolo gratuito in favore di partiti, movimenti politici o loro articolazioni interne, di membri di organi di partiti o movimenti politici o di persone che ricoprono incarichi istituzionali”.

La norma sembra imporre agli enti (i cui presidenti o componenti del consiglio direttivo abbiano ricoperto ruoli pubblici nei dieci anni precedenti) di pubblicare, nei siti internet dell’ente di appartenenza, il rendiconto di esercizio corredato dalla relazione sulla gestione e il verbale di approvazione del rendiconto stesso. Tale obbligo riguarda, inoltre, la nota integrativa e la relazione del revisore, se previste. Questi documenti dovrebbero poi essere trasmessi ai Presidenti delle Camere, i quali dovrebbero darne evidenza nel sito internet ufficiale del Parlamento italiano.