Lo scorso 27 marzo, CNA Emilia-Romagna ha scritto una lettera all’Ass per esprimere la preoccupazione della nostra Associazione relativamente alle implicazioni dell’articolo 22 delle norme tecniche di attuazione del PAIR 2030 (Piano Aria Integrato Regionale), che stabilisce il divieto di installare sul territorio regionale nuovi generatori a biomassa per uso civile di classe di prestazione inferiore alle 5 stelle; senza nascondere la delusione di fronte alla decisione della Regione di respingere l’osservazione presentata come Tavolo dell’Imprenditoria Regionale, che avrebbe consentito l’estensione dell’installazione anche ai generatori a 4 stelle.
CNA comprende le preoccupazioni relative alle emissioni di PM 10 e l’importanza di ridurre l’impatto ambientale, ma ritiene andrebbe ricercato un bilanciamento più equo tra la necessità di proteggere l’ambiente e quella di sostenere le attività economiche locali. Con l’entrata in vigore della disposizione lo scorso 6 febbraio 2024, senza alcun periodo transitorio, si sono create notevoli difficoltà nell’attività delle imprese e nello smaltimento degli apparecchi nei magazzini.
Preoccupa, inoltre, il fatto che le regioni limitrofe non applichino le stesse restrizioni, creando un disincentivo all’adozione delle misure ambientali nella nostra regione. Va poi aggiunto che le differenze nelle emissioni tra i generatori a 4 e 5 stelle potrebbero non essere così significative da giustificare una restrizione così rigida.
La regione, in data 23 maggio 2024, ha inviato un circolare esplicativa confermando che il PAIR 2030 prevede il divieto di installare su tutto il territorio regionale nuovi generatori di calore a biomassa per uso civile di classe di prestazione emissiva inferiore alle “5 stelle”. Ricordando in particolare che la prestazione emissiva degli impianti è definita, in via generale, dal DM 186/2017 (Regolamento recante la disciplina dei requisiti, delle procedure e delle competenze per il rilascio di una certificazione dei generatori di calore alimentati a biomasse combustibili solide) e i parametri cui occorre fare riferimento ai fini dell’esclusione dal divieto di cui all’articolo 22, comma 1 sono quelli relativi al particolato primario (PP) e ai composti organici totali (COT), prodotti dalle varie tipologie di generatori a 5 stelle.
In conclusione quindi, in linea con gli obiettivi posti dal PAIR 2030, sono da ritenersi esclusi dall’applicazione del divieto di cui all’articolo 22, comma 1, gli impianti che rispettino i livelli di prestazione emissiva “5 stelle” di PP e COT indicati nella Tabella sottostante anche se classificabili “4 stelle”, con riferimento ad altri parametri.