Sono trenta i progetti proposti dal Comune. Li ha presentati in CNA il sindaco Muzzarelli che ha anche parlato di viabilità e infrastrutture

Oltre una settantina di imprenditori, in presenza e online, hanno seguito nei giorni scorsi l’incontro organizzato da CNA con il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli che, assieme all’assessora all’urbanistica Anna Maria Vandelli, ha presentato in CNA le ricadute del PNRR per il territorio. Next Generation Modena, questo il nome del massiccio programma di investimenti, destinato a portare sul territorio qualcosa come quasi 46 milioni di euro, con l’obiettivo di riparare i danni economici e sociali della pandemia e di preparare la Modena di domani.

“Un impegno – ha detto Muzzarelli – che ha preso corpo sin dal 2021, con la costituzione di un’unità di progetto che ha consentito di presentare ad oggi 30 candidature e ottenere l’assegnazione di risorse che al momento ammontano a più di 10 milioni. Somme che saranno investite su nove direttrici che fanno riferimento alla rigenerazione urbana, alle politiche per l’abitare, alla mobilità sostenibile, all’ambiente, all’edilizia scolastica, all’impiantistica sportiva, alla sicurezza urbana, alla transizione digitale e al welfare, con particolare attenzione alla sanità”.

Muzzarelli ha tracciato anche la mappa degli interventi specifici: dagli insediamenti abitativi dell’area dell’ex mercato bestiame e della Nonantolana, al recupero dell’ex centrale Enel e delle Fonderie, dalla riqualificazione delle piscine Dogali alla costruzione di nuovi asili e scuole fino all’acquisto di dodici autobus ad idrogeno. “Ci siamo concentrati sulle cose che servono alla città e sulla messa a sistema delle altre risorse disponibili, i fondi strutturali gestiti dalla Regione e quelli previsti dalla Legge di Bilancio, risorse che saranno utilizzate per completare l’intervento di Ago e del Palazzo dei Musei, dove a settembre vedrà inaugurata la nuova area espositiva”.

Ma il dibattito ha portato ad affrontare altri temi. Ad esempio, quello del collegamento del capoluogo con la Ciclovia del sole, in ottica turistica (“abbiamo già chiesto i fondi necessari per inserirci in questo progetto e per il collegamento con Nonantola, oltre che per quello tra i musei dedicati a Ferrari) e di viabilità ed interconnessioni. “Un capitolo molto caro a Muzzarelli. “Siamo in dirittura di arrivo con la complanarina, di cui monitoriamo mensilmente lo stato di avanzamento delle procedure, ma bisogna già pensare a come utilizzare questo collegamento in un’ottica provinciale, rispetto ad esempio a San Cesario. Ma stiamo seguendo anche la vicenda della Campogalliano-Sassuolo, una strada necessaria, ma solo a patto che sia fatta bene. E l’ipotesi di realizzare sei caselli in un tratto così corto non mi pare rispetti questo criterio, così come è necessario prevedere la gratuità della cosiddetta via Emilia Bis che verrà realizzata, proprio per scaricare il traffico anche su di essa. Non meno importante, in tema di spostamento delle merci, sono i collegamenti ferroviari: chiederò al ministero la realizzazione di un raccordo tra Campogalliano, che rappresenta il vero polo logistico modenese, e lo scalo merci di Marzaglia”.

Alberto Papotti, segretario provinciale di CNA, ha poi ribadito la disponibilità dell’Associazione di lavorare per una maggiore integrazione tra pubblico e privato in tema di trasporto pubblico per quanto riguarda il trasporto notturno. “Un’ipotesi – ha detto Muzzarelli – che deve essere valutata con attenzione, in primis con gli studenti, con cui dobbiamo incontrarci per valutarne i bisogni reali”.