Il decreto riforma l’intero settore nazionale dei prodotti da costruzione. L’obiettivo è adeguare la nostra legislazione agli standard comunitari: tutte le vecchie norme sono abrogate ed integralmente sostituite dal provvedimento.

Il nuovo testo punta a una semplificazione e al riordino del quadro normativo nazionale e degli adempimenti per le imprese, soprattutto piccole e medie. E cerca di introdurre un maggiore coordinamento delle amministrazioni competenti e delle procedure da esse adottate nel settore, al fine di incrementare l’efficacia dell’azione amministrativa e ridurre gli oneri per le imprese.

Dal punto di vista organizzativo, viene istituito il Comitato nazionale di coordinamento per i prodotti da costruzione, coordinato dal presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Viene istituito l’Organismo nazionale per la valutazione tecnica europea, Itab, che ottimizza, raccogliendo in unico soggetto, le attività finora indipendentemente svolte da diverse amministrazioni (Cnr, Consiglio superiore e Vigili del fuoco), nel campo della valutazione europea dei prodotti da costruzione innovativi o non già coperti da norme.
Allo stesso tempo, vengono aggiornate le procedure per l’autorizzazione e notifica degli Organismi di parte terza per la verifica dei prodotti da costruzione.

Ma la vera innovazione del decreto è l’introduzione di un sistema di sanzioni, controlli e vigilanza sul mercato, essenziale al fine di garantire la necessaria credibilità al settore. Si tratta di sanzioni amministrative e penali che, per i casi più gravi inerenti prodotti da costruzione ad uso strutturale o antincendio prevedono anche pene detentive, estese a tutti i soggetti coinvolti nella filiera (fabbricante, importatore, distributore, costruttore, direttore dei lavori o dell’esecuzione, collaudatore, organismi e laboratori di parte terza).

Per informare gli operatori sui contenuti del testo, arriverà presto un intervento del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che ha già avviato la predisposizione delle necessarie iniziative di informazione e formazione dei professionisti, degli operatori economici e delle imprese coinvolte, al fine di garantire la massima efficacia nel raggiungimento degli obiettivi proposti, che mirano al bene comune della sicurezza e qualità delle opere.

Il Decreto e gli allegati sono disponibili sul sito della Gazzetta Ufficiale.