“Con la sua scomparsa la nostra comunità perde un innovatore vero, una personalità che incarna quella propensione all’innovazione che non è una prerogative delle imprese, piccole o grandi che siano, ma di uomini. Uomini come lui”. Così Cesare Galavotti, presidente della CNA di Mirandola, piange la scomparsa di Mario Veronesi, il padre del biomedicale, che con lui è nato e cresciuto dando lavoro a migliaia di persone e contribuendo in modo decisivo al benessere dell’area.

“Non credo di esagerare – commenta Galavotti – affiancando il nome di Veronesi a quello di altri grandi imprenditori modenesi come Ferrari e Fini, per fare un paio di esempi. Un uomo in grado di elaborare e sviluppare un’idea in un garage trasformandola in un business capace di attirare l’attenzione su Mirandola di multinazionali del settore, e di fare della biomedical valley della Bassa uno dei centri mondiali più importante del biomedicale. A noi, ora il compito di non dimenticarlo, affinché il suo esempio non vada perduto. Gli saremo per sempre debitori”.