Incertezza e difformità di comportamento sono state denunciate anche in materia di modalità di rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali. La Direttiva MIT n°293/2017, del 15 Giugno 2017, la cui elaborazione si è avviata dopo che un incidente dell’ottobre 2016 in cui era stato coinvolto un trasporto eccezionale di coils e che aveva fatto riemergere tutte le difficoltà mai risolte di questo comparto, non ha ottenuto l’effetto desiderato, la situazione di criticità è rimasta immutata se non peggiorata perché nessun Ente si vuole assumere responsabilità.

La stragrande maggioranza degli enti territoriali è ben lungi dalla realizzazione di un “catasto delle strade” che indichi i transiti più sicuri e, gli oneri per l’effettuazione delle opportune e preliminari verifiche, confliggono, spesso, con le disponibilità economiche degli Enti territoriali. Da ciò deriva un maggiore irrigidimento delle procedure e la richiesta sistematica di asseverazioni dello stato delle infrastrutture a carico delle imprese richiedenti l’autorizzazione al transito.

Lo sportello unico previsto dalla Direttiva per dare ai vari enti uniformità di comportamenti, è stato attuato da pochissime virtuose realtà territoriali, occorre che il Governo ne stimoli la sua attuazione.

Il problema del transito in sicurezza nelle infrastrutture viarie, non riguarda soltanto i trasporti eccezionali e/o in condizioni di eccezionalità.