Periti industriali, geometri, architetti, ingegneri, agronomi, imprenditori edili ed impiantisti riuniti insieme al convegno di CNA, svoltosi nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio. “Le Costruzioni nel XXI° secolo: innovazione e filiera edile”, questo l’argomento di un incontro teso a mettere in luce le potenzialità dell’innovazione di processo, resa ancor più evidente grazie a uno strumento come il B.I.M. (Building Information Modeling), e con l’integrazione tra i diversi attori della filiera delle costruzioni. Il tutto raccontato da un relatore d’eccellenza come Lorenzo Bellicini, esperto del CRESME, Centro Studi leader in Italia per il mercato delle costruzioni.

“Probabilmente siamo nel momento più difficile della crisi – afferma Lorenzo Bellicini di CRESME – però allo stesso tempo ci sono una serie di segnali, che provengono dall’aumento della domanda e che testimoniano come possiamo essere ormai vicini alla ripresa. Anzi, per alcuni settori possiamo affermare di essere già entrati ormai in una nuova fase. È evidente che il mercato non è più quello di prima: si è profondamente riconfigurato. È il mercato della riqualificazione quello che detta legge oggi, con una componente della tecnologia e dell’impiantistica che disegna già le basi del mercato futuro”.

Le analisi del CRESME riportano che probabilmente nel 2015 il mondo delle costruzioni uscirà dalla fase recessiva, gli investimenti torneranno nel complesso a essere positivi, con la sola esclusione per le nuove costruzioni. L’errore da evitare però è quello di pensare che tutto possa tornare come prima e che si possa sopravvivere anche senza innovazione.

“Noi consideriamo l’edilizia – continua Bellicini – un settore che vivrà probabilmente una delle più grandi rivoluzioni della sua storia, perché l’impatto con le nuove tecnologie e la digitalizzazione avranno un effetto rivoluzionario. Non per altro, oggi siamo qui a parlare del Building Information Modeling: una delle innovazioni tecnologiche che consente processi di ottimizzazione nel settore delle costruzioni”. Un mondo questo dell’edilizia che deve rivedere i suoi modelli di redditività e un primo aiuto può arrivare direttamente dal B.I.M.: un sistema di progettazione integrata in 3D che allarga la prospettiva al costo relativo all’intera vita utile di un immobile, invece che al solo investimento iniziale. “Se si riuscissero ad evitare tutti quegli errori che si commettono nella fase di realizzazione degli interventi edili a causa, ad esempio, del mancato coordinamento tra i vari operatori, si otterrebbero dei notevoli risparmi ad uso e consumo dell’intera filiera, sino al committente finale”, osserva Giorgio Falanelli, responsabile di CNA impianti.

In questo momento il settore delle costruzioni è chiamato a confrontarsi con una situazione stimolante, che lascia spazio a tutti gli attori della filiera e che si basa sulla capacità d’innovazione. Chi resta fermo, si ritrova bloccato in un mercato sempre più piccolo e dove la competizione sempre più forte.

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