L’ultima legge di bilancio ha ulteriormente prorogato, fino al 31 dicembre 2021, anche il Bonus mobili che consiste, ricordiamolo, in una detrazione del 50% su una spesa massima di sedicimila euro, per l’acquisto di nuovi arredi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
Il bonus spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio (Bonus Casa), si recupera direttamente in dichiarazione dei redditi, in dieci quote annue,  e non può quindi essere ceduto ad altri soggetti come accade, invece, per altre agevolazioni fiscali.

La guida al Bonus mobili ed elettrodomestici dell’Agenzia delle Entrate, aggiornata a gennaio 2021, ci permette di approfondire alcuni aspetti che possono maggiormente qualificare ed incentivare gli interventi dell’impiantista e offrire un aiuto concreto ai nostri clienti, in particolare su quelle opere che ricadono nella manutenzione straordinaria.

Il bonus mobili è infatti fruibile in conseguenza di interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti (per le parti comuni dei condomini il bonus mobili è “trainato” anche da interventi di manutenzione ordinaria).

Il Testo Unico dell’EdiliziaDPR 380/2001 art. 3 definisce gli interventi di manutenzione straordinariale opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici”

Ecco alcuni esempi di “manutenzione straordinaria” effettuata dagli impiantisti:

  • rifacimento dell’impianto elettrico;
  • l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore;
  • l’installazione di un pannello solare fotovoltaico al servizio dell’abitazione;
  • la sostituzione della caldaia (in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento).

 

È da precisare che per la sostituzione della caldaia, l’intervento “traina” il bonus mobili solo se viene comunicato all’ENEA come intervento “Bonus Casa” (art. 16-bis DPR 916/86). Contrariamente, se viene comunicato come intervento Ecobonus (50% o 65% nel caso di contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti) non permette una eventuale successiva detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.

Caso particolare è l’installazione dell’impianto di allarme o di un dispositivo antintrusione, tipologia di intervento che gode della detrazione fiscale al 50% prevista per la ristrutturazione ma non dà automaticamente diritto al bonus mobili, a meno che, come ha specificato l’Agenzia delle Entrate (circolare 10/E/2014 a pag. 14), non richieda per la sua messa in opera particolari interventi edilizi.

 

Per maggiori informazioni:
Adelio Moscariello
Responsabile CNA Installazioni e impianti
Tel. 059 418571 | moscariello@mo.cna.it