Dal 1° febbraio 2025 entrerà in vigore il sistema di certificazione SERMI, che permetterà alle officine di riparazione e manutenzione dei veicoli di conoscere, attraverso una sola chiave di accesso digitale, le informazioni di sicurezza – cioè quelle atte a prevenire il furto del veicolo e la sua localizzazione – di tutti i portali dei Costruttori.

Gli autoriparatori indipendenti, quindi, dovranno ottenere questa certificazione per poter effettuare diagnosi, riparazioni o interventi sui componenti legati alla sicurezza.

La certificazione SERMI è obbligatoria per tutte le aziende?

E’ obbligatoria solo per coloro che intendono accedere alle informazioni di sicurezza del veicolo. Altre attività di riparazione non correlate alla sicurezza non richiedono la certificazione.

Ma cos’è esattamente il SERMI?

SERMI è l’acronimo di “Security Related Veichle Repair and Maintenance Information” e corrisponde a una certificazione, introdotta a livello europeo per garantire che le riparazioni e la manutenzione dei veicoli siano eseguite in modo sicuro.

Ecco alcuni esempi relative a informazioni legate alla sicurezza il cui accesso verrà negato in assenza di certificazione SERMI:

  • Codifica chiavi
  • Informazione e funzioni relative ai moduli antifurto
  • Informazioni per programmazioni e codifiche centraline antifurto
  • Informazione e funzioni del sistema immobilizer del veicolo

Come si ottiene il certificato SERMI?

Il certificato verrà rilasciato a seguito di richiesta ad appositi organismi (C.A.B. – Conformity Assessment Body) presenti in ciascun Paese ed avrà validità di 5 anni.

Attualmente in Italia l’unico C.A.B. accreditato è RINA Service Spa, anche se altri enti si stanno accreditando (ad es. DEKRA ITALIA).

Per ottenere il certificato l’autoriparatore dovrà dimostrare il possesso di una serie di requisiti e condizioni, tra cui:

  • certificato del casellario giudiziale
  • assicurazione contro danni a persone e cose
  • possesso di personale qualificato e specializzato
  • adozione di procedura di sicurezza per la gestione dei dati personali degli utenti dei veicoli
  • partecipazione a programmi di formazione per i propri dipendenti
  • attrezzature e strumenti diagnostici aggiornati
  • dichiarazione di non effettuazione di alcun lavoro di manomissione delle emissioni

CNA sta seguendo sin dal momento della sua introduzione le evoluzioni di questa nuova certificazione, per valutarne benefici e costi, chiedendo che il SERMI non sia l’ennesimo adempimento con costo a carico dell’impresa, ma che si traduca in una reale semplificazione per l’accesso ai dati.

In teoria il SERMI potrebbe portare a un risparmio di tempo perché richiederà una sola registrazione (al posto delle tante necessarie attualmente per le singole piattaforme dei costruttori).

Per questo la nostra Associazione lavorando per approfondire l’operatività del sistema da parte delle case costruttrici e permettere alle officine indipendenti di fare le proprie valutazioni sulla base della tipologia di attività che svolgono.

Ad oggi l’unico CAB (il soggetto che valuta la conformità dell’operatore) è RINA ma altri si stanno accreditando. CNA sta dialogando con il CAB RINA per prevedere agevolazioni per i soci CNA.

Per maggiori info su RINA, è possibile scrivere all’inidirizzo e-mail: automotive.sermi@rina.org

Nel momento in cui vi stiamo scrivendo è giunta anche la proposta di certificazione da parte di DEKRA ITALIA srl.