I tatuaggi sono sempre più popolari, soprattutto tra i giovani, ma possono comportare rischi per la salute, non solo per le condizioni igieniche di locali e attrezzature, ma anche per la possibile contaminazione microbica degli inchiostri e/o la presenza in essi di sostanze pericolose.

Sono ben 5 gli avvisi di sicurezza emessi dal Ministero della Salute nel mese di settembre relativi ad inchiostri presenti sul mercato italiano rischiosi per la salute e, complessivamente, in Europa, dall’inizio dell’anno 2014, ne sono stati ritirati 16, tutti per eccesso di metalli – piombo, arsenico, nichel – e/o per la presenza di sostanze cancerogene (ammine aromatiche).

Anche negli Stati Uniti il problema della sicurezza dei pigmenti è estremamente attuale. Recentemente sono stati infatti ritirati diversi prodotti a seguito di un caso di infezione cutanea connesso al loro utilizzo e alla individuazione da parte della FDA di una contaminazione microbica nelle bottiglie sigillate.

L’FDA specifica che il rischio di infezioni cutanee è particolarmente elevato in soggetti con patologie circolatorie pregresse, diabetici e con un sistema immunitario compromesso, e che se l’infezione non è adeguatamente trattata può diffondersi, fino a rendere necessaria l’ospedalizzazione.

Fonte: cosmesisicura.org, Azienda USL di Bologna e Ministero della Salute
Segnalazione prodotti pericolosi

FDA, Food and Drug Administration
Inchiostri per tatuaggi e infezioni cutanee

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ISS. Cosmetici e tatuaggi: controlli microbiologici
ARPA Piemonte. Cosmetici e inchiostri per tatuaggio. Rapporto 2013

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