Con Decreto legge 14 agosto 2020, n. 104 è stato disciplinato il fondo per la filiera della ristorazione, una misura innovativa promossa dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, al fine di dare una risposta efficace al mercato interno, alle aziende della ristorazione, particolarmente colpite dalla crisi derivante dalla pandemia da COVID19.

Beneficiari

Possono accedere al contributo le imprese attive nel settore della ristorazione come definite dell’art. 58, comma 2, del decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, come convertito, con modificazioni dalla Legge 13 ottobre 2020, n. 126.

In particolare l’art. 58 stabilisce che possano beneficiare del contributo le imprese con codice ATECO prevalente:

  • 56.10.11 (ristorazione con somministrazione)
  • 59.29.10 (mense)
  • 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale).

In fase di conversione sono stati aggiunti anche i codici:

  • 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole)
  • 56.21.00 (catering per eventi)
  • limitatamente alla somministrazione di cibo, il codice 55.10 (alberghi).

Il contributo è concesso alle imprese che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 o a quelle già attive prima di tale data, per queste ultime il fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 deve essere stato inferiore ai tre quarti del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019.

Caratteristiche

Il contributo è concesso per l’acquisto, effettuato dopo il 14 agosto 2020 e dimostrato attraverso apposita documentazione fiscale, di prodotti agroalimentari. Il contributo per ciascun beneficiario potrà variare da un minimo di 1.000 euro fino ad un massimo di 10.000 euro, al netto dell’IVA. Il contributo, in ogni caso, non può mai essere
superiore all’ammontare complessivo degli acquisti.

L’ammontare degli acquisti non può essere inferiore ai 1.000 euro né superiore a 10.000 euro, esclusa l’IVA.

Per rispondere al requisito della valorizzazione della materia prima di territorio, il richiedente deve aver acquistato prodotti rientranti nelle seguenti categorie:

  • prodotti da vendita diretta ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228;
  • prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

Ai fini dell’attuazione della misura agevolativa sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IGP (inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura) e di prodotti ad alto rischio di spreco, questi ultimi riportati nell’allegato 1 del decreto. Nell’elenco, aggiornabile con decreto del MIPAAF, compaiono prodotti rientranti nel paniere elaborato dal “Tavolo per la lotta agli sprechi e per l’assistenza alimentare” per il Programma di distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti, come latte 100% italiano, prosciutto crudo dop e prosciutto cotto 100% italiano, olio extra vergine di oliva 100% da olive italiane e/o dop e altri prodotti di origine italiana.

Il Soggetto beneficiario è tenuto ad acquistare almeno 3 differenti tipologie di prodotti agroalimentari e il prodotto principale non può superare il 50% della spesa totale.

Termine e procedure

L’impresa di ristorazione può presentare la domanda di contributo attraverso il portale della ristorazione (piattaforma web di Poste Italiane) o attraverso gli sportelli di Poste Italiane.

 

Per maggiori informazioni contattare:
Finimpresa
mail: info@finimpresa.it | tel. 059 251760