Sta per essere pubblicato il bando voucher digitali 4.0 2021 della Camera di Commercio di Modena, iniziativa finalizzata a promuovere e stimolare l’innovazione nelle PMI di servizi favorendo interventi di digitalizzazione ed automazione funzionali alla ripartenza nella fase post-emergenziale.

 

Beneficiari

I beneficiari sono le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI) con sede e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della CCIAA di Modena.

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per:

  1. servizi di consulenza e/o formazione relativi ad una o più tecnologie tra quelle previste all’art. 2, c.2 del presente bando.
  2. acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionale all’acquisizione delle tecnologie abilitanti di cui all’art. 2, c.2.

Gli interventi di innovazione digitale dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 ed eventualmente una o più tecnologie dell’Elenco 2, purché propedeutiche e complementari a quelle previste dall’Elenco 1.

Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2021 fino al 120° giorno successivo alla data di approvazione delle graduatorie delle domande ammesse a contributo.

 

Entità del contributo

L’investimento minimo è pari a 5.000 euro e il contributo a fondo perduto è concesso sotto forma di voucher, fino al 70% delle spese ammissibili per un massimo di 7.500,00 €.

Alle imprese in possesso del rating di legalità è riconosciuta una premialità pari a 250,00 €. Il contributo è concesso in regime De Minimis e non è cumulabile con altri aiuti di stato.

 

Termini presentazione

Le domande devono essere trasmesse in modalità telematica dalle ore 8:00 di lunedì 5 luglio 2021 fino alle ore 21:00 del 23 luglio 2021. Le domande saranno valutate con procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione per cui consigliamo alle imprese interessate di segnalare immediatamente le proprie necessità in questo senso.

 

Ambiti tecnologici

Elenco 1

Acquisto di tecnologie e competenze riguardanti almeno una voce dell’elenco 1 previsto nel piano di Transizione 4.0 (di cui riportiamo una sintesi non esaustiva) , inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, specificamente:

  • robotica avanzata e collaborativa
  • interfaccia uomo macchina
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa dell’ambiente reale e nell’ambiente reale (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D)
  • manifattura additiva
  • internet delle cose e delle macchine
  • intelligenza artificiale
  • cloud
  • simulazione
  • big data e analytics
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera finalizzate all’ottimizzazione della gestione della supply chain e della gestione delle relazioni con i diversi attori (es. sistemi che abilitano soluzioni di Drop Shipping, di “azzeramento di magazzino” e di “just in time”)
  • software, piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-impresa, impresa-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field; incluse attività connesse a sistemi informativi e gestionali – ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, etc.- e progettazione ed utilizzo di tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, ecc)
  • sistemi di e-commerce
  • sistemi per lo smart working
  • soluzioni tecnologiche per i sistemi produttivi e di vendita in grado di favorire il distanziamento sociale in base alle  norme di contenimento previste dall’emergenzaa sanitaria Covid 19

 

Elenco 2

Utilizzo di altre tecnologie digitali propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1, limitatamente ai servizi di consulenza e secondo quanto previsto nel “Piano di innovazione digitale dell’impresa”:

  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet e fatturazione elettronica
  • sistemi EDI, electronic data interchange
  • geolocalizzazione
  • tecnologie per l’in-store customer experience
  • system integration applicata all’automazione dei processi
  • soluzioni per la transizione ecologica
  • sistemi di digital marketing

 

L’impresa dovrà avvalersi esclusivamente di uno o più fornitori tra i seguenti:

  • centri di ricerca e trasferimento tecnologico, Competence center di cui al Piano Industria 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
  • incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
  • FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/);
  • centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE);
  • start up innovative;
  • ulteriori fornitori a condizione che questi abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre attività per servizi di consulenza alle imprese nell’ambito delle tecnologie di cui al bando;
  • innovation manager iscritti all’albo degli esperti tenuto dal MiSE e/o dall’elenco dei manager tento da Unioncamere;
  • relativamente ai soli servizi di formazione, agenzie formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR, Istituti Tecnici Superiori.

 

Per maggiori informazioni
Finimpresa
Tel. 059 251760 | info@finimpresa.it