Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 gennaio il decreto-legge “Sostegni ter” e con esso, senza modifiche, l’art. 28 che pone forti limitazioni per le cessioni del credito, come abbiamo avuto già modo di dettagliare in una precedente news.
Le nuove pesanti restrizioni all’utilizzo dei crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi-energetici hanno avuto come conseguenza immediata il disimpegno degli intermediari nell’acquisto dei crediti di imposta.
Una situazione improvvisa e grave, destinata ad imprimere una drastica frenata alla realizzazione dei lavori di riqualificazione e efficientamento energetico degli immobili, penalizzando cittadini e imprese onesti e rallentando la crescita economica e il positivo utilizzo delle risorse del PNRR.
Artigiani e piccole imprese hanno espresso profonda delusione per l’indisponibilità del Governo a trovare soluzioni diverse per contrastare le frodi, utilizzando tutti gli strumenti per individuare e perseguire i responsabili.
CNA, che prima della pubblicazione in G.U. aveva già inviato una lettera al Presidente del Consiglio Draghi per cercare di superare il citato art. 28, chiede ora al Parlamento di eliminare le restrizioni, in sede di conversione in legge del decreto, così da assicurare continuità e certezza al meccanismo della cessione e garantire la necessaria stabilità al funzionamento dei bonus.