Il DPCM del 12 ottobre 2021 ha introdotto nuove funzionalità per effettuare la verifica automatizzata delle certificazioni verdi Covid-19, in alternativa all’App VerificaC19. In particolare, per le imprese con oltre 50 dipendenti, il DPCM ha previsto la possibilità di verifica massiva ed asincrona della certificazione verde relativa ad un gruppo di codici fiscali, attraverso una specifica funzionalità gestita dall’INPS.

L’INPS ha rilasciato venerdì questa funzionalità, rendendo disponibile sul portale istituzionale il servizio denominato “GREENPASS 50+”. La procedura, collegandosi con la Piattaforma Nazionale-DGC, recupererà le informazioni necessarie da trasferire agli incaricati al controllo delle aziende.

Il servizio “Greenpass50+” è accessibile sul sito dell’INPS:

  • mediante la funzione di ricerca, digitando “Greenpass50+”
  • al percorso raggiungibile sul sito istituzionale inps.it : > Prestazioni e Servizi > Servizi, nell’elenco alfabetico dei servizi alla lettera “G”,
  • al percorso raggiungibile sul sito istituzionale inps.it : > Prestazioni e Servizi > Prestazioni, all’interno della scheda prestazione “Accesso ai servizi per aziende e consulenti”, nell’elenco alfabetico alla lettera “A”.

Il servizio, per il cui utilizzo l’Istituto ha messo a disposizione un apposito manuale che si allega alla presente, prevede in sintesi tre distinte fasi:

  1. FASE DI ACCREDITAMENTO

I datori di lavoro, anche tramite gli intermediari, accreditano la propria azienda, specificando i codici fiscali dei soggetti “Verificatori” che successivamente dovranno procedere alla verifica dei Green Pass dei lavoratori. Tra alcuni giorni, con un aggiornamento della funzionalità, sarà data la possibilità ai datori di lavoro di associare ad ogni verificatore un insieme definito di codici fiscali dei lavoratori per i quali verificare il possesso della certificazione verde covid-19. Al momento, tale opzione non è disponibile.

  1. FASE DI ELABORAZIONE

L’INPS in via preliminare verifica il limite dimensionale (n. dipendenti) delle aziende che hanno aderito al servizio, individuando i lavoratori da agganciare ad una specifica matricola aziendale (CIDA per le aziende agricole) attraverso i flussi UNIEMENS presenti negli archivi dell’Istituto al momento dell’elaborazione. Successivamente l’INPS, accedendo alla piattaforma nazionale DSG, acquisirà, per il gruppo di lavoratori agganciato ad una specifica matricola aziendale, il dato relativo al possesso del Green Pass. I dati acquisiti saranno memorizzati per un periodo massimo di 24 ore e ogni giorno saranno eliminati e sovrascritti tutti i dati recuperati nel giorno precedente.

Le fasi di elaborazione verranno di norma effettuate quotidianamente tra le ore 20:00 e 23:59. Pertanto, in tale fascia oraria il servizio potrà non essere attivo.

  1. FASE DI VERIFICA

Il soggetto verificatore (precedentemente accreditato) potrà accedere al servizio (tramite le credenziali SPID/CIE/CNS _ Profilo Cittadino) e visualizzare l’elenco dei lavoratori agganciati alla matricola aziendale per i quali l’INPS ha acquisito l’esito della verifica del possesso del Green Pass.

In tale fase di visualizzazione, non sarà comunque ancora possibile visionare il Green Pass dei lavoratori presenti in elenco. La vera e propria verifica del Green Pass potrà essere effettuata solo una volta selezionato dall’elenco dei lavoratori quelli effettivamente in servizio nella giornata o escludendo i soggetti assenti dal servizio ed eventualmente i soggetti in smartworking.

La procedura rilasciata dall’INPS dovrebbe semplificare e velocizzare le modalità di controllo nelle imprese con un numero di dipendenti elevato. Da una prima analisi, tale procedura sembra essere piuttosto macchinosa.

Ad esempio, le verifiche possono essere effettuate con esclusivo riferimento al personale effettivamente in servizio nella giornata (escludendo, quindi, dalla verifica i lavoratori assenti, ad esempio perché in malattia o ferie). Dato che la procedura è rivolta ad aziende molto articolate, risulta complicato immaginare che un operatore possa visionare singole posizioni di centinaia di dipendenti richiamati uno ad uno. Il tempo di verifica sarebbe molto esteso. Qualora, al fine di ovviare a tale ostacolo, la scelta effettuata dai verificatori sia quella di posizionare un flag sull’opzione “seleziona tutti”, la visione sarà complessiva. In questo caso, però, il trattamento dei dati effettuato dall’incaricato potrebbe rilevarsi illegittimo in quanto potrà ricomprendere lavoratori assenti.

Inoltre, al fine di recuperare l’informazione sul possesso del green-pass di ogni lavoratore, la procedura INPS interrogherà quotidianamente la Piattaforma Nazionale-DGC in fascia notturna. Tale circostanza rende impossibile escludere il controllo in fase di accesso al luogo di lavoro, perché la procedura non potrà fornire informazioni relative a Green Pass ottenuti successivamente a quel momento (es. tamponi effettuati prima dell’ingresso in azienda).

Infine, l’Istituto individua i lavoratori da agganciare ad una specifica matricola aziendale attraverso i flussi UNIEMENS presenti negli archivi dell’Istituto al momento dell’elaborazione. Ciò significa che, a titolo esemplificativo, gli UNIEMENS a disposizione dell’Istituto nel corso del mese di ottobre possono riguardare la mensilità di agosto ma non potranno sicuramente tenere conto di eventuali variazioni avvenute sul personale aziendale nel corso dei mesi di settembre e ottobre: lavoratori assunti e lavoratori cessati.