A seguito dell’esclusione dei gestori di rifornimento dai ristori, dalla sera di lunedì 14 dicembre (ore 19.00 su rete ordinaria; ore 22.00 in autostrada) fino al pomeriggio di giovedì 17 (ore 15 su rete ordinaria; ore 14.00 in autostrada), gli impianti di distribuzione carburanti saranno chiusi in segno di protesta sia su strada ordinaria che su viabilità autostradale.

L’annuncio dello sciopero è arrivato in un comunicato congiunto delle Organizzazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc /Anisa Confcommercio. “La decisione si è resa necessaria in conseguenza della inspiegabile indisponibilità del Governo ad inserire le piccole e piccolissime imprese di gestione a cui sono affidati gli impianti, nel novero delle categorie che beneficiano dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi Decreti Ristori”, sottolineano le associazioni.

La Commissione di garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, scrive – non in modo meramente rituale – al Governo, al Parlamento e ai sindacati dei benzinai chiedendo senso di responsabilità e la pronta ripresa del confronto. Un forte ed autorevole richiamo a tutte le parti coinvolte a cui la Categoria, con una comunicazione congiunta di risposta già inviata nella serata di ieri, non ha fatto attendere la propria adesione positiva, riducendo significativamente la durata dell’agitazione proclamata e giudicata pienamente legittima dalla medesima Autorità.

“Ora – sottolineano le Organizzazioni di categoria – è la parte Istituzionale, in particolare il Ministro dello sviluppo economico, Patuanelli, ad essere chiamato ad esercitare una delle prerogative che gli sono assegnate: rendersi disponibile al confronto con le parti sociali”.