È stata una piccola rassegna dell’innovazione, in qualche caso di ultima frontiera, in altri applicata alla tradizione, ma le imprese che sabato scorso hanno partecipato alla fase modenese di Cambiamenti, 26 in tutto, rappresentano davvero una sintesi della genialità che caratterizza gli imprenditori di questo territorio, che non a caso è tra i primi in Italia per numero di brevetti. Del resto, l’unico requisito richiesto per la partecipazione a questa iniziativa di CNA, arrivata quest’anno alla quarta edizione, era la costituzione dopo il 1 gennaio 2016.
Startupper più o meno giovani, convocati presso la Borghi spa di Castelfranco Emilia, un’azienda leader mondiale del nostro territorio nella realizzazione di macchine per la produzione di spazzole, hanno presentato le loro idee, in qualche caso già consolidate in aziende con un fatturato importante, in altri ancora allo stato di attività complementare a quella principale, ad una giuria di nove “tecnici” con una folta rappresentanza di imprenditori, addetti ai lavori ed esponenti delle istituzioni, come Giorgio Carretti, presidente regionale di CNA Industria, Lapo Secciani, Claudio Medici, presidente provinciale di CNA, e il consigliere regionale Luca Sabbatini. Una scelta che non è stata facile, e che è caduta sulla Dreamet srl, un’azienda che – ha spiegato Federico Ravaiolo – sfruttando tecnologie rigorosamente brevettate, ha inventato una sorta di “pennello” che consente di imprimere nel metallo disegni che nascono al suo interno. In altre parole, queste tecnologie riescono a modificare la struttura del metallo facendogli assumere le immagini che si vogliono. Una tecnologia ecocompatibile utile in diversi campi, dal design all’architettura, fino all’automotive e che si è così aggiudicata una “borsa d’impresa” del valore di 1.000 euro messa a disposizione da Emilbanca.
Al secondo posto un’idea d’impresa le cui ricadute sociali vanno di pari passo con quelle economiche: è la Needo di Vanessa Boccia, che sanifica e ristruttura vecchi container per farne… asili mobili, gestendone non solo gli allestimenti, ma anche la funzionalità didattica. Un’idea che si è aggiudicata anche il premio “social”, che ha visto come protagonisti gli studenti della quinta ad indirizzo automazione dell’istituto Corni.
Terzo posto per la Vst, start up innovativa e spin off di Unimore, che, semplicemente tenendo tra le mani un dispositivo chiamato butterflife, in un paio di minuti rileva i cinque parametri vitali (pressione, temperatura, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria ed ossigenazione), inviandoli, ad esempio, al medico di famiglia o ad un istituto sanitario. Un prodotto in continuo sviluppo che da giugno è già disponibile sul mercato.
Scelta difficile, si diceva, perché non mancavano anche altre idee interessanti. Come quella della Axyon, presentata da Giacomo Barigazzi, un’azienda che in appena un paio di anni è riuscita ad imporsi all’attenzione del mondo finanziario grazie alla sua capacità di sviluppare strumenti di intelligenza artificiale in grado di agevolare la gestione dei portafogli aziendali. O microimprese più tradizionali come Oro e tradizione antica, il nome della microimpresa di Alessandra Broglia, che è riuscita a sfruttare una legge comunitaria per produrre pasta fresca tipica nel proprio appartamento.
L’iniziativa si è conclusa con un eat to meet, un pranzo di lavoro che ha visto le imprese confrontarsi con potenziali investitori, business angel ed aziende più strutturate. Ma l’avventura con Cambiamenti per le prime tre classificate non si è fermata alla selezione di sabato: ora si apre il contest nazionale, che mette in palio premi ben più cospicui, a cominciare da un assegno da ventimila euro da investire nello sviluppo d’impresa.
“Con questa iniziativa – commenta Lapo Secciani, presidente dei Giovani Imprenditori di CNA – vogliamo dare concretezza all’attenzione di CNA per le nuove imprese e al fondamentale contributo dato da queste ultime alla crescita del Paese e delle comunità locali. Ma vogliamo anche dare un segno di comunità, cercando di dare spazio ai giovani, a chi ha voglia di incidere e di essere l’artefice del proprio futuro, di quel domani dove costruirà il proprio lavoro, la propria famiglia, trainati da quella passione che abbiamo respirato in tutti i progetti d’impresa che hanno partecipato a Cambiamenti”.