Sono bastate poche ore lunedì scorso (12 marzo) per esaurire il plafond – 15 milioni – della prima finestra del Bando messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per la rivitalizzazione e il ripopolamento dei centri storici e delle frazioni dei comuni maggiormente colpiti dal sisma 2012.
Una possibilità offerta alle piccole imprese del commercio, dell’artigianato, dei servizi e dei professionisti, che ha incontrato il favore degli operatori. “Un risultato che è di grande soddisfazione per CNA, che ha prima pensato, poi elaborato e caldeggiato l’introduzione di questa agevolazione”, commenta Paolo Benatti, consulente della CNA di Mirandola.
Del resto, il Bando rappresenta un’opportunità unica e di grande importanza per la comunità colpita ormai sette anni fa dal terremoto: 35 milioni di euro (suddivisi in tre finestre) per incentivare e finanziare con contributi a fondo perduto il 70% (incrementabile di un ulteriore 10% per le imprese femminili e con giovani), delle spese per interventi finalizzati all’insediamento di nuove attività nei centri cittadini, al rientro di quelle imprese che furono costrette a delocalizzarsi, ma anche per la qualificazione, ampliamento ed ammodernamento delle attività già presenti. Ecco perché il Bando rappresenta uno strumento importante per sostenere gli sforzi tesi a ridare ai centri storici la funzione essenziale che è loro propria: luoghi unici che animano e identificano le comunità locali e che sono indispensabili per preservare e promuovere l’aggregazione sociale e culturale.
“Con l’apertura della prima finestra, dal 12 marzo al 28 giugno 2019, le domande di contributo presentate alla Regione tramite la procedura Sfinge hanno praticamente esaurito le disponibilità previste nell’arco di poche ore – sottolinea Natascia Pellacani, direttrice della CNA Area Nord – segno che avevamo visto giusto nel proporre questa iniziativa alla Regione. Ma anche che sarebbe auspicabile un ulteriore incremento delle risorse disponibili in questa prima finestra, così da poter rispondere alle richieste di tutte le attività che, per ragioni diverse hanno potuto accedere al bando.”
CNA si è organizzata al meglio, mettendo a disposizione propri consulenti per fornire le necessarie informazioni ed assistenze agli interessati. “Un’assistenza – chi parla è sempre Natascia Pellacani – che fornirà gli opportuni supporti alle imprese anche in tutte le fasi successive alla presentazione della domanda, fino alla conclusione dei progetti e che continuerà anche nelle due successive finestre, previste dal 13 settembre al 29 novembre 2019, e dal 15 gennaio 2020 al 29 maggio 2020.
Basterà il Bando per rivitalizzare i centri storici? “E’ sicuramente uno strumento importante – chiosa Pellacani – ma per aumentare l’effetto di questa misura le amministrazioni locali possono adottare anche altri provvedimenti. Ad esempio, semplificare la normativa che sta alla base del cambio delle destinazioni d’uso degli immobili, e introducendo misure per calmierare gli affitti, abbassando l’Imu ai proprietari che decidono di adirare a specifiche convenzioni per il calmieramento dei canoni”.