L’energia fotovoltaica riscuote un crescente successo in Medio Oriente e Nord Africa: e per il futuro ci sono potenzialità significative ancora “non sfruttate”. E’ quanto si legge in uno studio pubblicato dall’Associazione europea dell’industria fotovoltaica (Epia), il quale analizza le prospettive globali per il settore fino al 2018. Se in Europa – dopo il boom del 2011 che ha visto protagoniste in particolare Italia e Germania – dallo scorso anno si registra un’inversione di tendenza, con una diminuzione nel numero di nuovi impianti, per i Paesi della cosiddetta area ‘Mena’ è vero il contrario. Certo, le percentuali restano per ora molto piccole rispetto a quelle del vecchio continente: ma la tendenza è alla crescita.
Il mercato dei Paesi Mena, che oggi corrisponde al 2-4% del mercato globale, dovrebbe passare a rappresentare il 7-10% entro il 2018. In proporzione, per l’Europa la crescita sarà più lenta e soprattutto inferiore a precedenti aspettative, arrivando tra quattro anni al 25% (rispetto all’odierno 21%). “Nel 2011 il 74% delle nuove installazioni di impianti fotovoltaici nel mondo è avvenuto in Europa, il 55% nel 2012 e solo il 29% nel 2013”, spiegano i ricercatori. L’opposta tendenza tra le due rive del Mediterraneo appare evidente anche da questo punto di vista. La percentuale di impianti presenti in Europa rispetto al resto del mondo diminuirà dal 50-51% di oggi al 36-37% del 2018. La regione Mena potrebbe invece passare dall’1-3% del 2014 al 5%. A guidare il mercato del fotovoltaico sarà la richiesta di energia, si legge ancora; e se in Europa la domanda è “stagnante”, “non vale lo stesso per il resto del mondo”. Di qui a quattro anni, “la crescita del fotovoltaico più veloce avverrà in Cina e Sud-Est asiatico. Seguiranno America Latina, Paesi Mena e India”
Fonte: ansamed.it