Prende il via il Fondo straordinario per gli interventi a sostegno del settore dell’editoria, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale vengono ripartite le risorse (circa 21 milioni di euro) per gli interventi di sostegno all’editoria previsti per il triennio 2014 – 2016 della Legge di Stabilità.

In generale l’intervento va a definire:

  • incentivi agli investimenti in innovazione tecnologica e digitale;
  • incentivi all’assunzione di giornalisti;
  • il parziale finanziamento degli ammortizzatori sociali erogati in favore dei giornalisti disoccupati o interessati da processi di riduzione dell’attività lavorativa per collocamento in cassa integrazione guadagni straordinaria o dalla stipula di contratti di solidarietà difensiva di cui alla legge 19 dicembre 1984, n. 863.

Tra le misure previste, 7 milioni e mezzo di euro sono stati destinati al Fondo di Garanzia per le PMI, con il fine di sostenere gli investimenti in innovazione tecnologia e digitale nel settore dell’editoria. Il Fondo andrà ad agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, assistendo i finanziamenti bancari da esse richiesti con la garanzia pubblica. Una quota del Fondo, pari a 500 mila euro, potrà essere riservata al riconoscimento di un contributo alle imprese editoriali di nuova costituzione che investano, documentando le spese sostenute, in progetti innovativi, che dovranno essere sottoposti alla valutazione di un’apposita Commissione. Un decreto del capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dovrà emanare il relativo bando e nominare la Commissione, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto in oggetto.

Per promuovere l’occupazione sono stati stanziati 11 milioni di euro per nuove assunzioni agevolate di giornalisti. L’agevolazione prevede uno sconto per i datori di lavoro pari al 100% dei contributi previdenziali in caso di contratti a tempo indeterminato e al 50% in caso di contratto a tempo determinato. Lo Stato si farà carico della contribuzione previdenziale per i nuovi assunti per tre anni.

Sono poi stati stanziati 2 milioni di euro per il sostegno degli ammortizzatori sociali, quali cassa integrazione guadagni straordinaria e contratti di solidarietà, gestiti dall’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani.