Il Mise ha pubblicato un nuovo bando per sostenere gli investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa (piano Transizione 4.0) dando priorità ai programmi di investimento in grado di favorire la transizione dell’azienda verso il paradigma dell’economia circolare e di migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

Beneficiari

I beneficiari sono le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI) attive:

  • in regime di contabilità ordinaria;
  • con almeno due bilanci approvati e depositati (o due dichiarazioni dei redditi per imprese individuale e società di persone);
  • che non hanno effettuato nei 2 anni precedenti una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto di investimento e che si impegnano a non farlo fino ai 2 anni successivi la realizzazione dell’investimento;

Programmi ammissibili

Sono ammissibili i programmi di investimento innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato, diretti all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale ad ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo produttivo di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità, nonché finalizzati allo svolgimento di attività manifatturiere e attività di servizi alle imprese (vedi CODICI ATECO) attraverso l’utilizzo delle seguenti tecnologie:

  • advanced manufacturing solutions;
  • additive manufacturing;
  • realtà aumentata;
  • simulation;
  • integrazione orizzontale e verticale;
  • internet of things e industrial internet;
  • cloud;
  • cybersecurity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;

Sono valorizzati in particolare con punteggi aggiuntivi i programmi diretti alla transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare, attraverso le soluzioni indicate nell’allegato 2) alla presente scheda e quelli volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa con il conseguimento di un risparmio energetico (vedi allegato 3) all’interno dell’unità produttiva non inferiore al 10% rispetto ai consumi dell’anno precedente.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese che riguardino:

  1. macchinari, impianti e attrezzature;
  2. opere murarie (max 40% del totale dei costi);
  3. programmi informatici e licenzi correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a);
  4. acquisizione di certificazioni ambientali;
  5. unicamente per i programmi volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa sono ammesse le spese per le consulenze dirette alla definizione della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto di misure di efficientamento energetico, nei limiti del 3% del totale delle spese ammissibili (a condizione che la diagnosi non costituisca adempimento obbligatorio secondo la normativa di riferimento).

Le spese devono essere relative a:

  • immobilizzazioni nuove di fabbrica;
  • beni ammortizzabili e capitalizzati (che mantengano la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione);
  • beni utilizzati nell’unità produttiva oggetto di investimento;
  • essere conformi ai criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai fondi strutturali di investimento europei;
  • se riferite a mezzi mobili, riguardare quelli non targati necessari alla produzione e a servizio esclusivo dell’unità produttiva;
  • nel caso di programmi diretti alla diversificazione della produzione, superare del 200% il valore contabile degli attivi riutilizzati.

Soglie di importo delle spese ammissibili:

  • nel caso di programmi realizzati in zona A (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna), spese ammissibili non inferiori a 500.000 euro e non superiori a 3.000.000 e comunque all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato;
  • nel caso di programmi realizzati al di fuori della zona A, spese ammissibili non inferiori a 1.000.000 euro e non superiori a 3.000.000 e comunque all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato.

Regime di aiuto

Le agevolazioni non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche. Ad eccezione delle spese per diagnosi energetica di cui sopra (concesse ai sensi del Regolamento GBER), le agevolazioni sono concesse ai sensi del Temporary Framework nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione dell’impresa:

  • Calabria, Campania, Puglia, Sicilia (zona A): contributo max pari al 60% delle spese per le micro e piccole imprese e al 50% per le medie;
  • Basilicata, Molise, Sardegna (zona A): contributo max pari al 50% delle spese per le micro e piccole imprese e al 40% per le medie;
    *Per i programmi realizzati nella zona A e conclusi entro 9 mesi dalla concessione è riconosciuta una maggiorazione del contributo pari al 5%
  • Regioni fuori dalla zona A: contributo max pari al 35% delle spese per le micro e piccole imprese e al 25% per le medie

Termini presentazione

Le agevolazioni saranno concesse in base ad una procedura valutativa a sportello, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione. Le domande potranno essere presentate dalle ore 10:00 del 18 maggio 2022. Con Decreto direttoriale Mise del 18 maggio 2022, a seguito dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie, è stato chiuso lo sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per le aree del Mezzogiorno. È ancora attivo lo sportello destinato alle altre regioni del Centro-Nord.

 

Allegato 1 – Codici Ateco

Attività manifatturiere: sono ammissibili le attività economiche di cui alla sezione C della Classificazione delle attività economiche ATECO 2007, con le esclusioni indicate nell’articolo 6, comma 4 del DM 10/02/2022 (inerenti al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche e che non garantiscono il rispetto del principio DNSH).

Attività di servizi alle imprese:

Codice ATECO 2007Descrizione ClasseNote
37.00.0Raccolta e depurazione delle acque di scaricoLimitatamente al trattamento delle acque reflue di origine industriale tramite processi fisici, chimici e biologici come diluizione, screening, filtraggio, sedimentazione, ecc.
38.1Raccolta dei rifiutiLimitatamente a quelli di origine industriale e commerciale
38.3Recupero dei materialiLimitatamente a quelli di origine industriale e commerciale
52Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, con esclusione dei mezzi di trasportoIntera divisione ATECO
53Servizi postali e attività di corriereIntera divisione ATECO
56.29Mense e catering continuativo su base contrattuale
58.12Pubblicazione di elenchi e mailing list
58.2Edizioni di software
61TelecomunicazioniIntera divisione ATECO
62Produzione di software, consulenza informatica e attività connesseIntera divisione ATECO
63.1Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse; portali web
69Attività legali e contabilitàIntera divisione ATECO
70Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionaleIntera divisione ATECO
71Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecnicheIntera divisione ATECO
72Ricerca scientifica e sviluppoIntera divisione ATECO
73Pubblicità e ricerche di mercatoIntera divisione ATECO
74Altre attività professionali, scientifiche e tecnicheIntera divisione ATECO
82.20Attività dei call center
82.92Attività di imballaggio e confezionamento per conto terzi
95.1Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
96.01.01Attività delle lavanderie industriali

Allegato 2 – Elenco delle soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare

1Soluzioni atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a “rifiuto zero” e di compatibilità ambientale.
2Tecnologie finalizzate al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime.
3Sistemi, strumenti e metodologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua.
4Soluzioni in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo.
5Utilizzo di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.
6Implementazione di sistemi di selezione del materiale multileggero al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

Allegato 3 – Elenco delle misure atte a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa

1Introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi energetici.
2Nuova installazione o sostituzione di impianti ad alta efficienza ovvero di sistemi e componenti in grado di contenere i consumi energetici correlati al ciclo produttivo e/o di erogazione dei servizi.
3Utilizzo di energia termica o elettrica recuperata dai cicli produttivi.
4Installazione di impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonte rinnovabile per l’autoconsumo.
5Soluzioni atte a consentire un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici in cui è esercitata l’attività economica.

Per maggiori informazioni:
Finimpresa
Tel. 059 251760 | info@finimpresa.it