Da Carpi Fashion System un bando da 50.000 euro per aiutare le imprese del tessile-abbigliamento a sostenere le spese necessarie a portare avanti le analisi e i controlli per essere autorizzate ad avviare la produzione di mascherine e dispositivi di protezione individuale (DPI) legati all’emergenza COVID-19.
Viste le diverse domande delle imprese del territorio relative a come procedere per poter riconvertire parte della produzione per creare mascherine, e l’intenzione di alcune di esse di intraprendere il percorso necessario, il progetto di sostegno alle aziende del Distretto promosso da CNA, LAPAM-Confartigianato, Confindustria Emilia, Comune di Carpi e Camera di Commercio di Modena, con il determinante contributo di Fondazione CR Carpi ha deciso di contribuire a sostenere gli sforzi del territorio in un momento così delicato.
Nello specifico, il bando è relativo alle spese sostenute per l’ottenimento dell’autorizzazione dell’Istituto Superiore di Sanità per la produzione e commercializzazione di mascherine (comma 2 dell’art. 15 del d.l. 18/2020), nonché dell’autorizzazione dall’INAIL per la produzione e commercializzazione di dispositivi di protezione individuale (DPI) (comma 3 dell’art. 15 del d.l. 18/2020).
Ogni contributo a una singola azienda con sede legale nel territorio della provincia di Modena non potrà superare, in alcun caso, i 7.000 euro, e ugualmente la sovvenzione non potrà superare il totale dell’importo delle spese sostenute, che dovranno essere puntualmente rendicontate.
Per richiedere il contributo, l’impresa dovrà rispettare una serie di requisiti, tra cui essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali in favore dei propri lavoratori (DURC), essere regolarmente iscritto nel Registro delle imprese della Camera di Commercio, dimostrare di aver ottenuto le autorizzazioni da ISS e/o INAIL per la produzione e commercializzazione in deroga alla normativa vigente di mascherine chirurgiche e/o dispositivi di protezione individuale (DPI), come consentito dall’art. 15 del d.l 18/2020 fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 30 gennaio 2020 per la gestione dell’emergenza del Covid-19, non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo.
Più in particolare i partecipanti dovranno rendicontare esclusivamente le spese, compravate da documentazione di spesa valida ai fini fiscali (fatture, ricevute, ecc.) intestata al soggetto candidato, direttamente riferibili ai test ed alle analisi da sottoporre all’esame dell’ISS, ai fini della valutazione di cui all’art. 15, commi 2 e 4 del d.l. 18/2020, ovvero direttamente riferibili ai test e alle analisi da sottoporre all’esame dell’INAIL, ai fini della valutazione di cui all’art. 15, commi 3 e 4 del d.l. 18/2020.
Il bando rimarrà in vigore per 120 giorni a partire da martedì 14 aprile 2020.
“Avevamo dichiarato che, rispetto a questo momento di grande difficoltà per le imprese del comparto, non saremmo rimasti a guardare – commenta Stefania Gasparini, Vice Sindaco e Assessore all’Economia del Comune di Carpi – e così è stato. Questo bando rappresenta infatti un primo, importante contributo a sostegno degli imprenditori del territorio, che anche in queste settimane difficili hanno dimostrato la consueta vitalità e capacità di reagire agli eventi, interessandosi sin dai primi giorni dell’emergenza a quali fossero i passi necessari per poter avviare la produzione di mascherine. Carpi Fashion System destina dunque risorse per sgravare le aziende dalle spese necessarie a effettuare analisi e controlli, perché un percorso di produzione di materiali così delicati per la salute pubblica non va intrapreso con leggerezza, ma deve al contrario rispettare i parametri indicati dalle autorità competenti, senza lasciar spazio ad alcuna improvvisazione”.
Per maggiori dettagli visitare il sito del Comune di Carpi.