Ritorniamo sul tema dei comportamenti che il datore di lavoro può tenere al fine di tutelare il proprio personale. È certamente utile informare i lavoratori che, qualora a partire dal 1° febbraio 2020 siano stati inviati dall’azienda nei Comuni della “Zona rossa” oppure nelle aree a rischio della Cina, sia per ragioni lavorative che personali, hanno l’obbligo di comunicarlo al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, al fine di valutare anche l’opportunità di recarsi al lavoro. Inoltre, può rivelarsi efficace adottare ulteriori precauzioni, come ad esempio:

  • limitare il più possibile le trasferte e/o autorizzarle preventivamente;
  • evitare il più possibile occasioni di aggregazione in luoghi chiusi (meeting, riunioni, etc), favorendo le riunioni in modalità videoconferenza, Skype o simili;
  • non recarsi nelle cosiddette “zone rosse” e conseguentemente restare aggiornati circa quanto comunicato dal Ministero della Salute relativamente alle “zone rosse” indicate nei comunicati ufficiali;
  • limitare il più possibile la visita di clienti e fornitori esterni presso le sedi dell’azienda. Su questo tema, in maniera del tutto facoltativa, è possibile prevedere ulteriori regole comportamentali da dettare ai propri dipendenti. Ad esempio:
    1. Effettuare una preventiva comunicazione di arrivo del fornitore all’area Risorse umane o al Datore di lavoro che valuterà altresì di rilasciare la relativa autorizzazione;
    2. in caso di autorizzazione il soggetto esterno può essere obbligato a firmare apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale il soggetto dichiara la non provenienza nonché il mancato transito in zone a rischio epidemiologico;
    3. qualora il soggetto si rifiuti di sottoscrivere l’autodichiarazione potrà essere deciso dal datore di lavoro che l’accesso ai locali aziendali non potrà avvenire;
    4. Nel caso si opti per l’utilizzo dell’autocertificazione si suggerisce di inviare preventivamente agli esterni che dovranno recarsi nei locali aziendali il modulo di dichiarazione sostitutiva affinché non si verifichino disguidi al momento dell’arrivo.
  • favorire ulteriormente l’attività lavorativa in regime di Smart Working ove possibile.
  • trasmettere il documento predisposto dal Ministero che richiama alcuni comportamenti suggeriti dal Ministero della Salute e, in aggiunta, il decalogo per le famiglie.

Al fine di comunicare ai dipendenti le suddette regole di comportamento si propone il seguente fac simile da apporre in bacheca aziendale o da trasmettere via mail ai propri dipendenti:

In relazione alla situazione sanitaria che sta interessando alcuni Comuni italiani e in considerazione della definizione, ancora in corso, della catena epidemiologica nel contesto regionale di Veneto, Lombardia e Piemonte, non potendo però escludersi il coinvolgimento di aree territoriali più ampie, l’azienda ritiene opportuno adottare, in via del tutto precauzionale, alcune disposizioni alle quali vi preghiamo di attenervi fino a nuova comunicazione:

  1. limitare tutte le trasferte: le trasferte strettamente necessarie dovranno essere autorizzate preventivamente dal datore di lavoro (es. Direttore, Responsabile Risorse umane);
  2. evitare il più possibile occasioni di aggregazione in luoghi chiusi (meeting, riunioni, etc) favorendo le riunioni in modalità videoconferenza, Skype o simili;
  3. non recarsi nelle cosiddette “zone rosse” e conseguentemente restare aggiornati circa quanto comunicato dal Ministero della Salute relativamente alle “zone rosse” indicate nei comunicati ufficiali;
  4. limitare il più possibile la visita di clienti e fornitori esterni presso l’Azienda. Qualunque visita di esterni dovrà essere comunicata preventivamente al datore di lavoro o responsabile delegato (Es. Direttore, Responsabile Risorse Umane, responsabile dell’ufficio vendite, etc).