Ci appelliamo al Governo e al Parlamento perché venga immediatamente ritirato l’emendamento, approvato in commissione Bilancio della Camera, che trasforma le detrazioni, relative alle spese per la riqualificazione energetica dei condomini, in crediti d’imposta cedibili alle imprese che realizzano i lavori”. Lo dichiara il Presidente di CNA Costruzioni Modena, Paolo Vincenzi.

“È una proposta assurda – sottolinea – i crediti di imposta sono recuperabili in dieci anni e le imprese non sono banche. Siamo di fronte a un progetto completamente sganciato dalla realtà: la crisi per le imprese dell’edilizia non è ancora finita e un provvedimento del genere rappresenterebbe la mazzata definitiva per una larghissima parte di imprese, guarda caso le più piccole”.

“Lo svarione normativo – aggiunge – è sotto gli occhi tutti. Ci preoccupa in particolare la montagna di credito d’imposta, abnorme e incompensabile, che le imprese, nella stragrande maggioranza dei casi micro e piccole, sarebbero costrette ad accumulare. Con la conseguenza di dovere a loro volta ricorrere alle banche per riscontare questi crediti, ammesso che la perdurante stretta creditizia glielo permetta”.

La trasformazione, volontaria, del beneficio fiscale sulla riqualificazione energetica in credito cedibile – conclude Vincenzi – rimane comunque il percorso migliore. La CNA ha avanzato da tempo la proposta di far diventare denaro spendibile subito, per realizzare i lavori, la rata di detrazione decennale, cedendo il credito fiscale alle banche. Non abbiamo chiesto la luna. Si può fare. Il Governo e il Parlamento la accolgano”.