La Manovra Finanziaria 2021, licenziata in G.U. lo scorso 30 dicembre, ha previsto un doppio sostegno per interventi finalizzati a un uso più razionale della risorsa idrica:

  1. il primo è un bonus idrico rivolto ai privati;
  2. il secondo è un credito d’imposta, nella misura del 50% delle spese sostenute, rivolto anche ad imprese ed enti non commerciali, per l’acquisto di sistemi di filtraggio dell’acqua potabile.

Bonus idrico

Alle persone fisiche residenti in Italia è riconosciuto un bonus idrico pari a 1.000 euro per ciascun beneficiario da utilizzare, entro il 31 dicembre 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Il bonus idrico è riconosciuto con riferimento alle spese sostenute per:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

La norma precisa, inoltre, che il bonus idrico non costituisce reddito imponibile del beneficiario e quindi non rileva ai fini Isee.

Per la copertura della misura, la Legge Finanziaria istituisce, presso il Ministero dell’Ambiente, il “Fondo per il risparmio di risorse idriche” con una dotazione, per l’anno in corso, di 20 milioni di euro. Le modalità e i termini per l’ottenimento e l’erogazione del beneficio, anche ai fini del rispetto del limite di spesa, sono delegati ad un decreto del Ministero dell’Ambiente da adottare entro il prossimo 2 marzo.

 

Credito d’imposta per sistemi di filtraggio dell’acqua potabile

Al fine di razionalizzare l’uso dell’acqua e di ridurre il consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile, alle persone fisiche nonché ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, per il biennio 2021-2022, spetta un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, finalizzati al  miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.

L’ammontare del credito d’imposta non potrà superare i 1.000 euro per le persone fisiche non esercenti attività economica, mentre per gli altri soggetti su menzionati il limite sarà fino a 5.000 euro, per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.

I fondi a disposizione per questa misura sono fissati nel limite di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.

Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da adottare entro il prossimo 2 febbraio, saranno quindi stabiliti i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta.

Per monitorare l’efficacia della norma, viene inoltre previsto che le informazioni sugli interventi effettuati siano trasmessi per via telematica all’ENEA che, successivamente, provvederà a relazionare sui risultati raggiunti.