La firma della convenzione con Bologna per le destinazioni turistiche arriva dopo una costruttiva fase di confronto con la Provincia di Modena, confronto che ha portato all’accoglimento di alcune nostre considerazioni. È per questo che le Associazioni di Rete Imprese Italia valutano positivamente l’accordo firmato con “Destinazione Bologna”.
Del resto, esistono molte affinità rispetto al turismo, a cominciare dalla vicinanza dell’aeroporto Marconi per continuare con l’enogastronomia. E anche la gestione autonoma dei fondi rappresenta un elemento positivo della convenzione.

Di certo, con questo accordo si apre una fase nuova per il sistema turistico della nostra provincia in cui il pubblico e l’imprenditoria privata devono intensificare la loro collaborazione per valorizzare sempre più le eccellenze turistiche del nostro territorio.
Certo rimangono delle criticità, a cominciare dai progetti di marketing. Per questo è necessario che a livello provinciale si vada ad individuare una struttura che possa mettere a sistema le varie vocazioni turistiche del nostro territorio, così da avere un peso maggiore da spendere a livello interprovinciale.
Ad esempio, individuando pacchetti turistici in grado di “cucire” il territorio, dalla Bassa all’Appennino, passando da Modena e le altre località della pianura. Oppure, concentrando le iniziative e le opportunità turistiche in un unico sito internet.

Chiamiamola cabina di regia o in altro modo, di certo a Modena serve un organizzazione che consenta al territorio di dare un’immagine univoca di sé stesso, a cominciare ad esempio da un logo nel quale possa riconoscersi l’intera provincia e da un sito internet che offra una visione d’insieme di tutte le opportunità presenti in Provincia di Modena. Perché se in questi mesi i numeri del turismo riguardanti la città sono cresciuti, non altrettanto può dirsi per l’Appennino.

Punto di partenza fondamentale in questo percorso sono certamente le strutture operative esistenti, quali Modenatur e il Consorzio Valli del Cimone, che vanno coinvolte e utilizzate per l’attività di promo – commercializzazione dei nostri prodotti turistici. In questo contesto un ruolo strategico lo assume la nuova Consulta provinciale del Turismo, soprattutto per quanto riguarda l’elaborazione delle azioni e dei progetti di promozione turistica della nostra provincia.