mercati esteri

È stato pubblicato in G. U. il DPCM che concerne la programmazione transitoria dei flussi di ingresso di lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e non stagionale nel territorio dello Stato per l’anno 2021.

Le quote autorizzate sono 69.700 così ripartite:

  1. 100 quote per i cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che hanno completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine ai sensi dell’articolo 23 del Dlgs n. 286/1998;
  2. 100 quote per lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza (genitori, nonni e bisnonni), residenti in Venezuela;
  3. 20.000 quote per gli ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci conto terzi, dell’edilizia e turistico-alberghiero, così ripartiti:
    1. 17.000 lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
    2. 3.000 lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi con i quali nel corso dell’anno 2022 entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria.
  4. 42.000[1] ingressi a favore dei cittadini extracomunitari che intendono entrare regolarmente in Italia per svolgere un lavoro subordinato stagionale agricolo[2] e turistico alberghiero di cui 1.000 riservati alle richieste di nulla osta pluriennale stagionale , ovvero relative a quei lavoratori che abbiano già fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per almeno una volta nei cinque anni precedenti e per i quali il datore di lavoro può presentare richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.
    La quota complessiva riguarda i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, El Salvador, Repubblica di Macedonia del Nord, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala,  India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Ucraina, Tunisia. Sarà cura del Ministero del Lavoro emanare apposito atto di riparto di tali quote tra le Direzioni territoriali del Lavoro.
  5. 4.400 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per lavoro stagionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale;
  6. 2.000 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale;
  7. 200 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo rilasciato non dall’Italia ma da altro Stato membro dell’Unione europea da convertire in permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale;
  8. 370 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale da convertire in permesso di soggiorno per lavoro autonomo;
  9. 30 quote riservate a chi ha un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altro Stato membro dell’Unione europea da convertire in permesso di soggiorno per lavoro autonomo.
  10. 500 quote riservate a coloro che, in possesso di determinati requisiti soggettivi od oggettivi (ad esempio, per l’avvio di una start-up, liberi professionisti, artisti di chiara fama…) intendono fare ingresso in Italia per motivi di lavoro autonomo.

 

Flussi di ingresso per lavoro subordinato nel settore autotrasporto.

Riguardo al settore dell’autotrasporto, l’istanza di nulla osta è ammessa soltanto in favore dei lavoratori conducenti, muniti di patenti professionali equivalenti alle patenti di categoria CE, cittadini di uno dei Paesi sopra evidenziati che rilasciano patenti di guida equipollenti convertibili in base ai vigenti accordi di reciprocità.

Tali lavoratori, titolari di una patente di guida non comunitaria, potranno condurre veicoli immatricolati sul territorio italiano, a nome di impresa che effettua trasporti in conto terzi, fino a un anno dall’acquisizione della residenza in Italia.
Trascorso un anno, è necessario convertire la patente.

L’impresa che effettua trasporti, ai fini della presentazione della relativa istanza di nulla osta, deve essere:

  • iscritta all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi (di cui alla Legge n.298/74) della provincia di appartenenza, iscritta al Registro Elettronico nazionale (R.E.N.) di cui al Regolamento CE n. 1071/2009;
  • in possesso di licenza comunitaria in corso di validità, in caso di trasporti internazionali.

La durata del contratto di lavoro sarà a tempo determinato della durata massima di un anno.

Se, invece, il lavoratore è già in possesso della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), in corso di validità, la durata del contratto di lavoro potrà essere anche a tempo indeterminato.

In caso di trasporti internazionali l’impresa, successivamente alla comunicazione di assunzione agli Enti competenti e al rilascio da parte della Questura del permesso di soggiorno al lavoratore, dovrà richiedere all’Ispettorato Territoriale del Lavoro il rilascio dell’Attestato di conducente.

 

Invio delle domande

A partire dalle ore 9.00 del 10° giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM, sarà possibile inviare le domande di nulla osta relative agli ingressi di cui ai punti 3.a e 1, 2, 5, 6, 7, 8 e 9.

A partire dalle ore 9.00 del 15° giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM sarà possibile inviare le domande di nulla osta relative agli ingressi di cui al punto 4.

A partire dalle ore 9.00 del 15° giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM sarà possibile inviare  le domande di nulla osta relative agli ingressi di cui al punto 3.b

La precompilazione e l’invio delle domande devono avvenire esclusivamente in via telematica, accedendo al sito del Ministero dell’interno al seguente indirizzo:  https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/

La procedura concernente la modalità in accesso al sistema dello Sportello Unico richiede il possesso di una identità SPID.

Per l’assistenza e presentazione della pratica è possibile indirizzare i richiedenti all’ufficio CNA World presso EPASA-ITACO (Viale Corassori 72 Modena), riferimento Federica Federzoni (federzoni@mo.cna.it | tel. 059 7476786) oppure Alisa Dabbous (adabbous@mo.cna.it | tel. 059 7476779).

 

 

Note

[1] 14.000 quote (delle 42.000 per lavoro stagionale) vengono riservate al solo settore agricolo per le istanze presentate, in nome e per conto dei datori di lavoro, dalle seguenti organizzazioni professionali: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle cooperative.

[2] Sono compresi anche gli operai stagionali florovivaisti