Sul modello dell’Ecobonus per il risparmio energetico arriva l’Art Bonus per le donazioni alla cultura. Dagli sconti fiscali al mecenatismo a quelli per il turismo, dal tax credit a cinema e comparto degli audiovisivi, poi l’incremento del fondo per la lirica, e gli incentivi per i giovani al grande piano per il rilancio del patrimonio culturale: il decreto contiene una serie di misure innovative per il settore dei beni e delle attività culturali e per quello turistico, interventi in grado di offrire un’opportunità di sviluppo a quei settori che ruotano attorno a questo mondo.

La novità contenuta nel Decreto Cultura consente ai contribuenti di detrarre dall’Irpef il 65% della somma spesa per le donazioni a tutela dei beni culturali. Ogni contribuente che dona dei soldi per la manutenzione, la protezione o il restauro dei beni culturali e dei teatri pubblici o per il sostegno delle fondazioni liriche e degli istituti di cultura (sempre di proprietà pubblica) potrà detrarre dalle tasse una parte rilevante della somma versata. Lo sconto fiscale sarà pari al 65% per gli importi pagati nel 2014 e nel 2015, mentre scenderà al 50% per le donazioni effettuate nel 2016. E’ stato fissato un tetto per la somma massima detraibile, che non potrà superare determinati importi: il 15% del reddito imponibile per le persone fisiche e gli enti non commerciali, e il 5 per mille dei ricavi annui per i soggetti titolari di reddito d’impresa. Anche le strutture turistiche potranno contare su significativi tax credit pari al 30% delle somme investite in interventi di ristrutturazione, ammodernamento e digitalizzazione.

“Un intervento positivo – secondo Giulio Beltrami presidente Unione CNA Artistico e Tradizionale di Modena – sia perché potrebbe portare risorse a un settore sino a oggi certo non tutelato quanto meriterebbe, andando ad alimentare un mercato che tende a perdere professionisti ed operatori di valore”. “Un provvedimento molto significativo per il nostro territorio – continua poi Daniela Baraldi vice-presidente regionale CNA Artistico e Tradizionale – che potrebbe contribuire al restauro di alcuni beni culturali importanti che hanno subito danni con il sisma”.

Si potrebbe addirittura pensare a una campagna “adotta un bene culturale”, anche se rimane l’amarezza di constatare come ancora una volta lo Stato debba ricorrere ai privati per cercare di sostenere un ambito così importante per il Paese quale quello culturale, in tutte le sue declinazioni storico, artistiche, turistiche e via dicendo.



Allegato comunicato stampa