Dal 1° maggio 2019 è entrato in vigore il decreto legge nr. 34 del 30 aprile 2019, che apporta misure urgenti di carattere economico (cd. Decreto Crescita). Il decreto introduce anche modifiche al regime dei forfetari, prevedendo in particolare che questi soggetti operino le ritenute alla fonte qualora corrispondano redditi di lavoro dipendente e assimilato.

Ne consegue che se un soggetto forfettario è chiamato a pagare gli stipendi e/o altri redditi assimilati relativi al mese di aprile 2019 successivamente al 1° maggio 2019 (per es. il 10 maggio 2019), all’atto di tale pagamento deve disporre anche il connesso prelievo fiscale.

La nuova regolamentazione si applica, con effetti retroattivi, a tutto l’anno d’imposta 2019, di conseguenza i medesimi soggetti devono procedere al recupero delle ritenute relative alle prime mensilità erogate in esenzione (generalmente buste paga di gennaio, febbraio e marzo 2019). Il recupero non va disposto in unica soluzione, ma effettuato in tre rate di pari importo.

Questa operazione di recupero non è immediata, ma slitta avanti di tre mesi. In particolare, per effetto dell’entrata in vigore del provvedimento il 1° maggio 2019, l’operazione di recupero opererà a valere sulle retribuzioni pagate a partire dal terzo mese successivo alla suddetta data.