ART-ER, la società “in house” a cui la Regione Emilia-Romagna ha da tempo conferito il compito di gestire e assicurare il funzionamento del CRITER, ha fatto il punto sullo stato dell’arte del catasto degli impianti termici, rendendo noti alcuni dati aggiornati allo scorso 15 ottobre.

In sintesi, le imprese di installazione/manutenzione registrate in piattaforma sono 3937. I libretti d’impianto registrati al catasto sul territorio regionale sono 1.472.540, di cui oltre 212.000 (pari a circa il 14%) ubicati nel territorio modenese. Di questi impianti, il 64% si configura come “autonomo” il restante 36% come “centralizzato”. La tipologia di generatore predominante è quella alimentata da gas naturale (circa il 94%).

Per quanto riguarda l’attività di manutenzione, si specifica che attualmente sul sistema CRITER sono stati caricati 1.812.461 rapporti di controllo, dei quali sono lo 0,3% riporta prescrizioni, ovvero segnalazioni di non conformità gravi costituenti un pericolo per i responsabili di impianto, che testimonia comunque l’importante funzione di controllo svolta dai manutentori. Dall’inizio del funzionamento del catasto, nel 2017, a seguito dell’attività di accertamento documentale sono state attivate 2.915 procedure di disattivazione dell’impianto, di cui 593 nell’anno ancora in corso.

Tra le difformità maggiormente riscontrate, indicate nel rapporto, troviamo: depressione canale fumo non sufficiente (29,3%); assenza aperture ventilazione (19,2%); co-presenza di apparecchi (14%); locale non idoneo -autorimessa (11,5%).

Gli Ispettori attualmente registrati in CRITER sono 143.

Ma come funziona l’attività di accertamento?

Qualora si rilevi la segnalazione di carenze che possono determinare condizioni di grave pericolo, l’Organismo di Accreditamento ed Ispezione attiva la seguente procedura:

  1. segnala tempestivamente l’anomalia al Comune competente per territorio per l’assunzione dei necessari provvedimenti e qualora l’impianto sia alimentato a gas di rete, sarà inoltre informata con le medesime modalità l’azienda distributrice per i provvedimenti previsti ai sensi dell’articolo 16, comma 6, del decreto legislativo n.164 del 2000;
  2. viene inviato al Responsabile di impianto, mediante raccomandata, la comunicazione riportante il verbale di accertamento.

 

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