Alla luce dell’evolversi della situazione creatasi con il diffondersi del “coronavirus”, dal 24 febbraio e fino al 1° marzo compreso, in Emilia-Romagna con Ordinanza del Presidente Bonaccini e del Ministro Speranza si prevede tra l’altro:

  • la “Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”;
  • la “Chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza”;
  • la “Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi”;
  • la “Sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero”.

L’ordinanza stabilisce inoltre:

  • per quanto riguarda il trasporto pubblico, la predisposizione da parte degli organismi competenti della “disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aere e via acqua”;
  • “l’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva”.

In relazione a queste norme, e precisando che è facoltà delle aziende adottare procedure o protocolli cautelativi rispetto alle proprie esigenze e attività, è opportuno:

  • invitare le imprese a richiamare attenzione sul rispetto da parte dei propri collaboratori delle regole comportamentali di igiene che la stessa Regione ed il Ministero della Sanità raccomandano;
  • fornire di seguito alcuni suggerimenti volti a rafforzare per i prossimi 15 giorni le procedure aziendali di prevenzione in relazione al contenimento di eventuale diffusione del coronavirus.

Suggerimenti

  • Limitare trasferimenti e viaggi dei propri dipendenti;
  • privilegiare ove già attivo, o dove è possibile farlo, il lavoro agile, da remoto;
  • rafforzare il filtro di ingresso in azienda (reception/portineria), regolamentare gli accessi e limitare i rischi di contatto fra gruppi numerosi di persone
  • installare erogatori di gel antibatterici;
  • utilizzare, la scheda di “autodichiarazione” allegata circa gli spostamenti all’estero/Italia/Comuni oggetto di Ordinanza ministeriale e/o possibili contatti con persone incontrate provenienti da zone a rischio, degli ultimi 15 giorni per avere un quadro della situazione;
  • limitare gli spazi di utilizzo di sale riunioni/corridoi/aule e privilegiare incontri ristretti e momenti di socializzazione in luoghi non particolarmente affollati (es. mense);
  • Implementare le procedure di igiene e pulizia (lavarsi mani, starnutire in fazzoletti di carta e buttarli, tossire nei fazzoletti ecc.);
  • adottare/implementare la procedura aziendale di Travel Safety and Security per i lavoratori che devono recarsi all’estero per lavoro.