Per una PMI essere competitivi a livello globale può essere molto difficile: risorse parziali, sia a livello economico che di risorse umane e raggio limitato di azione e di competenze possono costituire un limite allo sviluppo. Per affrontare queste problematiche sta diventando sempre più frequente combinare le capacità di più realtà all’interno di aggregazioni aziendali, siano esse orizzontali (cioè tra imprese che collaborano per aumentare la propria visibilità) o verticali (o di filiera: aziende complementari all’interno del medesimo comparto produttivo).
La Rete di Impresa, dal 2008 normata da un vero e proprio contratto, rappresenta una innovativa modalità aggregativa che consente alle aziende di esercitare in comune attività di impresa preservando le singole autonomie imprenditoriali. Mettersi in rete con altre imprese, attraverso un Contratto di Rete o altre forme di aggregazione tra imprese (consorzi, associazioni temporanee di imprese – ATI, gruppi cooperativi o distretti), consente di divenire un soggetto di dimensioni più grandi con i conseguenti vantaggi sul mercato e in gare/appalti, di ampliare la propria offerta, dividere i costi degli investimenti e ridurre i rischi operativi, assumere personale in regime di codatoralità (riducendo quindi i costi) e di accedere a finanziamenti, contributi ed agevolazioni fiscali.
La consulenza di CNA mira ad individuare la modalità aggregativa più adeguata al contesto economico, a selezionare imprese che abbiano interesse ad associarsi con altre realtà del territorio, a redigere il contratto, a supportare la relazione tra le imprese e la gestione della rete attraverso le diverse consulenze gestionali specialistiche.