“Un risultato brillante, che dimostra quanto sia diffuso l’abusivismo nel settore dell’estetica e dell’acconciatura.” Così Marcello Montorsi, presidente di CNA Benessere e Sanità di Modena, commenta l’operazione condotta con scrupolo dai Carabinieri di Finale Emilia, che ha portato all’individuazione di due acconciatori abusivi privi della qualifica regionale prevista dalla legge.
La scoperta, in poche ore, di due esercizi abusivi in una cittadina di soli quindicimila abitanti dimostra quanto questo fenomeno sia radicato e capillare. Un problema non solo di natura amministrativa e fiscale, ma soprattutto un rischio per la salute dei clienti. Infatti, è lecito nutrire dubbi sulla salubrità dei prodotti utilizzati.
Quello dei falsi attestati, del resto, è un problema annoso che CNA segue da anni, supportando le amministrazioni locali nella verifica del possesso delle qualifiche professionali richieste.
Oltre al problema degli attestati falsi, c’è anche la questione dei titoli ottenuti in paesi esteri, che per essere validi in Italia devono essere omologati. “Si tratta di un servizio – sottolinea Maria Luisa Burani, responsabile di CNA Benessere e Sanità – che CNA è tra i pochi a offrire, permettendo così a operatori e operatrici straniere di esercitare la loro attività in regola con la legge.”
“Quanto avvenuto a Finale – conclude Montorsi – ribadisce la necessità di intensificare i controlli sui saloni totalmente o parzialmente abusivi, ovvero quelli che, pur aperti regolarmente, non rispettano i requisiti di legge. Un fenomeno particolarmente diffuso tra le realtà più economiche, che riescono a proporre prezzi più bassi proprio perché operano senza rispettare le prescrizioni fiscali e professionali richieste.”