Nei giorni scorsi il direttivo della CNA di Castelfranco e la presidenza provinciale dell’Associazione hanno incontrato il sindaco di Castelfranco e la giunta per discutere i temi legati all’economia dell’area.
Al centro della discussione la viabilità, in modo particolare quella da e per Modena. “Abbiamo chiesto al sindaco – sottolinea Luca Casarini, presidente della CNA dell’Area – di farsi promotore verso gli altri enti pubblici coinvolti nella risoluzione di questo annoso problema, perché siamo convinti che le attuali proposte urbanistiche ad oggi note non sono in grado di rispondere a tutte le esigenze. Per questi motivi è indispensabile dialogare non solo il Comune di Castelfranco, ma anche con il comune di San Cesario, con il Comune di Modena, con La Provincia e la Regione.
Nell’incontro è stato chiesto anche un forte e deciso sostegno al commercio di vicinato, con particolare attenzione al centro di Castelfranco, oggetto di importanti e positivi lavori di riqualificazione da parte del pubblico. “In altre parole – continua Casarini – rivisto il contenitore, ora si tratta di spingere di più è meglio sui contenuti”. A cominciare dal sostegno agli investimenti privati, che non possono riguardare soltanto le innovazioni tecnologiche, ma anche spese che potremmo definire tradizionali, come ad esempio il rifacimento dell’arredamento. “Un negozio che si rifà l’abito – osserva ancora il presidente della CNA di Castelfranco – manifesta la sua intenzione di rimanere sul territorio!”
La medesima attenzione va posta ai centri periferici che rischiano lo spopolamento commerciale. Qui, oltre a sostenere gli investimenti, dobbiamo trovare forme di collaborazione pubblico-privato, per consentire l’erogazione di servizi pubblici in convenzione. A questo proposito CNA si chiede perché le agevolazioni per la nascita e lo sviluppo di questi esercizi si fermino al vicino comune di Valsamoggia.
Altro tema affrontato è la politica della sicurezza attiva e partecipata: dalle telecamere ai varchi ai gruppi di controllo di vicinato, ai contributi per l’installazione di sistemi di video sorveglianza, alla divulgazione di tutto quello che già oggi si fa in questo ambito, fino al rilancio del protocollo contro l’abusivismo.
“Infine – chiosa Casarini – abbiamo chiesto un rilancio della Consulta delle attività economiche come luogo nel quale confrontarci sulle decisioni da prendere per rispondere alle esigenze del mondo delle imprese e del lavoro. Con un obiettivo, nel quale siamo fortemente impegnati: mettere Castelfranco, territorio di confine e per questo a volte troppo spesso trascurato nello scacchiere politico provinciale, al centro degli interessi della comunità Modenese, al pari degli altri territori”.