C’è voluto un bel po’ di tempo perché i soldi stanziati con il decreto agosto arrivassero al Fondo che paga la cassa integrazione ai lavoratori dipendenti del Comparto Artigiano. Ma adesso è fatta. E partono a razzo i pagamenti di FSBA.

Il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato trasferirà le risorse agli Enti Bilaterali regionali, per l’Emilia-Romagna l’EBER, che inizieranno immediatamente l’erogazione alle imprese delle prestazioni relative alle sospensioni del lavoro causa Covid di maggio, giugno e prima metà di luglio a 440.447 lavoratrici e lavoratori.

È la stessa Fsba a lanciare un nuovo allarme:

le risorse economiche che ci sono pervenute, pure cospicue, non bastano al pagamento di tutte le prestazioni della prima fase da febbraio a luglio (da lì c’è un ulteriore periodo di cassa integrazione – 9 settimane più altre 9 con condizionalità – con specifico finanziamento). Dai nostri calcoli, servono quasi altri 50 milioni. Andremo presto al Ministero del Lavoro per trovare il modo di farceli dare e farceli dare subito. Perché l’attesa, che già è stata lunga, snervante da maggio a ottobre non abbia, per alcuni, a prolungarsi

commenta Mauro Sasso, vice presidente del Fondo, che ricorda come, dall’inizio della vicenda, FSBA abbia già erogato la prestazione temporanea Covid a 725.497 lavoratori (molti dei quali riceveranno ora un ulteriore versamento), con una spesa pari a € 1.088.786.269,61 utilizzando i soldi pubblici appositamente stanziati e anticipandone di propri: 260 milioni, che presto dovranno essere rimborsati perché non si giustifica in alcun modo che per tutti, davanti all’emergenza virus, i soldi ce li mette lo stato (o meglio l’Europa) e nell’artigianato siano imprese e lavoratori, e per loro il Fondo, a dover mettere le mani in tasca.