È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che individua i materiali che hanno subito rincari di prezzo superiori all’8% nel primo semestre 2021 (Decreto n. 279 del 23 novembre). Il provvedimento in oggetto individua 36 materiali con scostamenti superiori alla soglia dell’8%, così come stabilito dal decreto Sostegni-bis, il quale ha istituito il fondo da cento milioni cui potranno attingere le imprese.

Parte, quindi, il conto alla rovescia per le imprese di costruzione impegnate nei cantieri pubblici colpite dall’eccezionale rincaro dei materiali edili, le quali sono tenute, qualora vogliano ottenere ristoro, a presentare un’istanza alla stazione appaltante entro il 9 dicembre. La procedura stabilita dal decreto Sostegni-Bis prevede, infatti, che la richiesta debba essere avanzata alle PA entro 15 giorni dalla pubblicazione del provvedimento. Essendo l’8 dicembre un giorno festivo è ragionevole individuare nel prossimo 9 dicembre il termine ultimo per la presentazione delle domande.

Il citato decreto, atteso per il 31 ottobre, arriva in Gazzetta con quasi un mese di ritardo, accompagnato dalle proteste delle imprese che contestano i metodi usati dalla Commissione consultiva centrale del ministero per rilevare i prezzi. Parecchie sono le critiche che desta il decreto in analisi. Da un lato, infatti, rischia di escludere molti materiali da costruzione, anch’essi colpiti dall’impennata dei prezzi; dall’altro, anche per i 36 materiali individuati, le percentuali di rincaro sono giudicate lontane dalla realtà di mercato.

 

Come presentare l’istanza?

Nel decreto in analisi non si fa menzione di modelli per la presentazione delle istanze, né tantomeno viene chiarito a chi spetti calcolare i valori del rincaro ed in forza di quali documenti. Una falla normativa che ci si auspica non ritardi di parecchio l’arrivo dei ristori promessi.  A sopperire a tale situazione incerta sarà una circolare che il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha annunciato di voler varare entro pochi giorni ed in ogni caso in tempo per permettere alle imprese di presentare le istanze puntualmente.

Nel frattempo, non possiamo che rammentare alle imprese la procedura scandita dal decreto Sostegni-Bis, che precisa che le compensazioni riguarderanno «le lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori dal primo gennaio del 2021 fino al 30 giugno del 2021», facendo riferimento «alle singole quantità dei materiali impiegati», «eccedenti l’otto per cento se riferite esclusivamente all’anno 2021 ed eccedenti il dieci per cento complessivo se riferite a più anni». A fare da discriminante sarà «la data dell’offerta». Le compensazioni, inoltre, dovranno essere determinate «al netto delle compensazioni eventualmente già liquidate o riconosciute in relazione al primo semestre dell’anno 2021» ai sensi «dell’articolo 106, comma 1, lettera a)» del codice appalti.

Sarà certamente premura dell’Ufficio Appalti CNA, non appena perverranno indicazioni maggiormente esaustive sulle modalità concrete di presentazione dell’istanza, tenere informate sul punto tutte le imprese associate interessate. Nel frattempo, si consiglia alle suddette imprese di attivarsi sin d’ora, nell’attesa della circolare del Mms, a reperire la documentazione pertinente da allegare alla futura istanza di compensazione (A titolo esemplificativo: Fatture, dichiarazioni dei fornitori, listini etc.)

L’Ufficio Appalti di CNA Modena resta a vostra disposizione per qualsiasi evenienza o necessità e per la presentazione alle PA delle istanze di rimborso.

 

Daniele Tanferri
Responsabile Servizio Appalti Pubblici e SOA
Tel. 059 418548 | dtanferri@mo.cna.it

Pamela Michelini
Servizio Appalti Pubblici e SOA
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