La burocrazia continua a rappresentare uno dei principali ostacoli alla crescita e alla competitività delle micro e piccole imprese italiane, configurandosi come una vera e propria “tassa occulta” che frena investimenti, innovazione e sviluppo.
Secondo l’Osservatorio Burocrazia CNA, il costo annuale della burocrazia per le PMI italiane ammonta a circa 43 miliardi di euro. L’Area Studi e Ricerche di CNA ha calcolato una stima del carico burocratico medio partendo da una rilevazione diretta presso un campione di oltre 1.000 imprese associate, alle quali è stato chiesto di indicare le ore di tempo che impiegano mensilmente per far fronte al carico amministrativo (adempimenti, permessi, tenuta registri, pratiche, ecc.) necessario al corretto funzionamento dell’azienda.
Il piano di semplificazione di CNA
La ricerca 2025 non si limita a fotografare il problema, ma propone anche soluzioni concrete. La Confederazione ha infatti già presentato al Governo un pacchetto di 100 proposte di semplificazione.
Un focus specifico con le misure per l’Emilia-Romagna verrà presentato all’amministrazione regionale dell’Emilia-Romagna l’11 aprile 2025 alle 9.30 alla sede regionale di CNA in via Rimini 7, Bologna. Dopo l’introduzione dei lavori da parte del segretario di CNA Emilia-Romagna Diego Benatti e la presentazione dell’Osservatorio da parte di Marco Capozi, curatore della ricerca e responsabile Ufficio Legislativo CNA, il presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini dialogherà con l’assessore regionale alla programmazione strategica, bilancio e patrimonio Davide Baruffi.


L’impatto della burocrazia sulle imprese
L’osservatorio ha calcolato che le imprese dedicano mediamente 26 ore al mese alla gestione amministrativa, con un costo medio di 29 euro l’ora. La burocrazia sottrae alle imprese una risorsa preziosissima: il tempo. Le piccole imprese dedicano, in media, 313 ore all’anno per gestire gli iter amministrativi, equivalenti a circa 39 giornate lavorative (quasi due mesi) e un impatto economico complessivo medio di circa 9.210 euro annui per impresa.
Settori più colpiti
I settori maggiormente penalizzati sono quello alimentare, edilizio e turistico, dove la sovrapposizione di normative nazionali, regionali e locali crea un labirinto normativo difficilmente navigabile. Nel panorama europeo, l’Italia si colloca agli ultimi posti per efficienza burocratica, con le PMI italiane che dedicano il 30% di tempo in più rispetto alla media europea per gli adempimenti amministrativi.