Disponibili sul sito dell’Agenzia le nuove guide alle agevolazioni fiscali del bonus facciate e del bonus casa.

Per il bonus facciate sarà ancora possibile accedere alla detrazione d’imposta del 60% per spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. La Legge di Bilancio 2022 (legge n. 234/2021), infatti, ha prorogato anche per il 2022 l’agevolazione fiscale ma abbassando la precedente aliquota del 90% prevista per gli interventi realizzati nel 2020 e 2021. In alternativa alla detrazione diretta del beneficio, sia per esercitare l’opzione dello sconto in fattura sia per la cessione del credito, in virtù delle modifiche introdotte dal decreto “Antifrodi” e dalla citata legge di bilancio 2022, sono necessari:

  • l’asseverazione della congruità delle spese sostenute, da parte di tecnici abilitati,
  • il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta.

Le spese per il rilascio del visto di conformità e dell’attestazione sono detraibili con la stessa aliquota prevista dalla detrazione fiscale spettante per gli interventi eseguiti. Come le altre spese detraibili sostenute per gli interventi agevolabili, esse possono formare oggetto di opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni, l’aggiornamento della guida si è reso necessario in quanto con la legge di Bilancio 2022 è stata prorogata al 31 dicembre 2024 la possibilità di usufruire dell’incentivo con la maggiore detrazione Irpef al 50% e del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare (misura incrementata dal 26 giugno 2012); dal 1° gennaio 2025 la detrazione del “bonus casa” tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro, così come previsto in origine dalla norma (dpr 917/86 art. 16bis).

La guida, rispetto alla precedente versione del 2019, dedica inoltre un paragrafo alla nuova detrazione del 75%, prevista sempre dalla citata legge di bilancio 2022, per realizzare interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici esistenti, che al momento è valida solo per le spese sostenute nell’anno 2022. Anche in questo caso la detrazione può essere fruita dal beneficiario in maniera diretta, nella dichiarazione dei redditi in 5 quote annuali, oppure è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. In questi ultimi due casi è necessaria asseverazione della congruità delle spese e visto di conformità, tranne il caso in cui i lavori si configurino come interventi in  edilizia libera oppure di importo complessivo non superiore a 10.000 euro.

La guida non si sofferma solo sulle detrazioni Irpef generate degli interventi di ristrutturazione. A seconda del tipo di recupero del patrimonio edilizio, è possibile usufruire dell’aliquota Iva ridotta al 10% sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni. Inoltre si ha diritto alla detrazione per l’acquisto o l’assegnazione di case già ristrutturate, come pure una detrazione del 19% degli interessi pagati sui mutui stipulati per la ristrutturazione della casa.