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Uno stillicidio di rinvii che fa male alle imprese e alla sicurezza

Amare novità per i centri di revisione: i termini per le revisioni che avrebbero dovuto e che dovrebbero essere effettuati dal 01/09/2020 al 30/06/2021 si considerano prorogati per un periodo di 10 mesi. Gli stessi certificati di revisione si considerano validi per un periodo di 10 mesi oltre la propria scadenza. È l’effetto del recepimento, avvenuto con il cosiddetto decreto Omnibus 2, di un provvedimento preso in sede europea.

“È ormai da un anno – sottolinea Franco Spaggiari, il responsabile della categoria di CNA Modena – che in ogni tavolo denunciamo i danni economici relativi alla proroga la scadenza delle revisioni dei veicoli”, trovando attenzione a parole, ma non nei fatti. Tra l’altro, l’Italia è tra i pochissimi paesi europei a dar corso alla proroga. “Una beffa che si aggiunge al danno di questi continui rinvii”.

Le conseguenze di queste proroghe sono pesanti: vanno dai mancati introiti delle imprese nel settore (una cinquantina sul territorio modenese, con oltre 200 addetti) alla diminuzione dei ricavi erariali, per arrivare alle pesanti ricadute negative sulla sicurezza stradale. ”A tutto ciò si aggiunge l’assenza di quel decreto attuativo necessario a dare operatività all’aumento delle tariffe, ferme da dodici anni, previsto dalla Legge di Bilancio”. Una beffa ulteriore per la categoria, che rilancia l’urgenza di un cambio di passo e di un tempestivo intervento del nuovo Governo, anche alla luce del fatto che sempre più imprese del settore vorrebbero fossero avviate azioni legali per la richiesta di un vero e proprio risarcimento dei danni subiti.