Non può che essere definito lusinghiero il risultato ottenuto dalla nostra provincia nell’indagine annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, che regala a Modena il 14esimo posto assoluto, undici posizioni in meno rispetto al 2014. Una graduatoria che vede il nostro territorio classificarsi terzo in regione dietro Ravenna e Bologna, soprattutto grazie alle performance ottenute in campo economico e servizi.

Ma se fanno piacere le gratificazioni, occorre lavorare sulle criticità, se vogliamo che il tenore di vita nella nostra comunità migliori. Da questo punto di vista CNA, numeri alla mano, ha individuato due ambiti nei quali concentrare i propri sforzi.

“Innanzitutto il web – sottolinea Umberto Venturi, Presidente della CNA di Modena – visto che Modena, nel 2015, è appena al 56esimo posto per la copertura della banda larga, dietro a numerose provincie della nostra regione. A questo proposito è opportuno rilevare come sia essenziale, per un tessuto imprenditoriale vitale e dinamico come il nostro, contare su infrastrutture adeguate. E le autostrade informatiche, potremmo definire così la banda larga, vanno senza dubbio annoverate come tali”.

Ma secondo il Presidente CNA c’è un altro aspetto negativo che deve essere analizzato, la questione sicurezza. O meglio, insicurezza. “Che non si tratti di una percezione anche in questo caso è certificato dai numeri, che relegano la nostra città al settantesimo posto nazionale. È vero, in buona compagnia di tante altri territori emiliano-romagnoli, ma in questo caso non possiamo certo dire che il mal comune sia un mezzo gaudio”. Anche le classifiche parziali in questo contesto non sono positive: 91esimo posto per numero di scippi ogni centomila abitanti, 85esimo per appartamenti svaligiati, 71esimo per rapine e frodi.

“Ci sembra indubbio che si tratti di un problema, un problema ancora maggiore per le imprese, almeno da un punto di vista… logistico. Le aziende, infatti, dopo un furto devono ripristinare i locali, sistemare l’eventuale registratore di cassa, provvedere alle serrature, senza contare la trafila delle varie denunce. Purtroppo abbiamo decine e decine di casi che, quasi quotidianamente, ci vengono segnalati dagli associati. A questo punto investimenti per avere maggiori controlli sul territorio e una maggior presenza di forze dell’ordine non sono più rinviabili”.

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