Quello che ci prepariamo a vivere è un Natale che arriva al termine di un anno difficile dal punto di vista economico e drammatico sul piano sociale.
Stiamo attraversando un momento nel quale le tensioni, nella vita delle nostre comunità, stanno raggiungendo pericolosi livelli di guardia, facendo sembrare lontani anni anche recenti, nei quali il benessere generale sembrava essere un obiettivo alla portata di tutti noi.
Oggi, invece, più che puntare sugli elementi che ci uniscono, la discussione si sviluppa attorno ai fattori che ci dividono. Ognuno di noi ha la propria individuale sensibilità su questi argomenti. Ma crediamo che sia importante condividere anche una coscienza collettiva che rappresenta la via più difficile, lunga e tortuosa per rivedere un comunque futuro di prosperità. Una via che deve essere tracciata da uomini di buona volontà.
Non chiudiamo gli occhi di fronte alle nostre differenze, ma rivolgiamo anche la nostra attenzione verso i nostri interessi comuni e i mezzi tramite i quali è possibile risolvere queste differenze. E, se non riusciamo a risolvere le nostre differenze, perlomeno contribuiamo a rendere il mondo sicuro nella sua diversità. Perché, in ultima analisi, ciò che essenzialmente ci accomuna tutti è il fatto di abitare questo piccolo pianeta. Respiriamo tutti la stessa aria. Abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli. E siamo tutti mortali (J.F.Kennedy)
Non sono parole nuove, ma continuano a indicare la strada che ciascuno di noi può intraprendere per inseguire insieme un futuro migliore.
Buon Natale. Buon 2016
