Una delle richieste di intervento che la CNA dell’Area di Sassuolo aveva presentato ai sindaci nelle scorse settimane era relativo alla lotta all’abusivismo e al contrasto alla legalità economica. Questa richiesta si è concretizzata nei giorni scorsi con la presentazione, ai primi cittadini di Sassuolo, Fiorano, Maranello e Formigine, di un Protocollo di intesa per il contrasto al fenomeno dell’abusivismo nelle professioni e nelle imprese.
“Innanzitutto, con questa presentazione – spiega Marmo Saverio Direttore CNA delle area Sassuolo – chiediamo alle Amministrazioni innanzitutto di promuove l’applicazione del protocollo tra tutte le associazioni impegnate a sostenere la legalità e applicarlo con la massima urgenza. Infatti, in un contesto economico che vede le piccolissime aziende alle prese con un mercato interno ancora in difficoltà, è indispensabile sostenere le imprese legali, quelle che noi definiamo vere, nell’interesse delle imprese stesse e dei consumatori, in termini di lotta all’abusivismo, alla concorrenza sleale, e di controllo di tutte quelle attività imprenditoriali che si muovono al limite della legalità”.
Secondo CNA, è importante sensibilizzare i cittadini sugli effetti collaterali negativi che possono avere l’adozione di comportamenti non rispettosi delle norme, come la richiesta di servizi a personale non qualificato, a imprese che si servono di lavoratori non regolari, come l’acquisto di merce da coloro che non sono titolari delle necessarie autorizzazioni, per contrastare alla base, la concorrenza sleale ed altre forme criminose di sfruttamento della manodopera, di lavoro nero, di evasione fiscale. Attività che, in molti casi, determinano anche un pericolo per la salute dei consumatori e di non poter usufruire delle garanzie fornite invece dagli imprenditori “veri”.
“E’ per questo motivo – continua Marmo – che CNA chiede ad ogni singolo Sindaco del distretto di sottoscrivere e di promuovere il protocollo, sperando che questa iniziativa rappresenti un percorso condiviso dell’Unione dei Comuni e non della singola amministrazione con gestione autonoma”.
Operativamente, CNA si impegna ad articolare nei prossimi mesi, in collaborazione con le amministrazioni comunali firmatarie, una campagna informativa, con affissione di manifesti ed esposizione di locandine negli esercizi commerciali e nei luoghi pubblici, per invitare i cittadini ad utilizzare solo imprese regolari per la fornitura di qualsiasi servizio o l’acquisto di beni. Soprattutto, l’Associazione istituirà presso i propri uffici punti di raccolta delle segnalazioni di eventuali attività abusive, inviando poi alle polizie Municipali “segnalazioni qualificate e non anonime” riguardanti specifiche attività di soggetti che, in un modo o nell’altro, non rispettino le disposizioni legislative e regolamentari vigenti.
Al tempo stesso, nel protocollo si chiede alle polizie municipali di impegnarsi a sviluppare le informazioni ritenute rilevanti trasmesse spontaneamente dall’Associazione, e ai comuni di adottare tutti i provvedimenti eventualmente necessari per rendere ancor più stringente il divieto di vendita irregolare di prodotti e di servizi alla persona su tutto il territorio comunale, vigilando sulla osservanza della disciplina delle attività commerciali ed artigianali, anche attraverso adeguati servizi di controllo amministrativo. “Un attività importante – chiosa Marno – che, come CNA, ci ha consentito in diverse occasioni di impedire l’apertura di esercizi, ad esempio, in campo estetico, di attività i cui referenti sarebbero stati privi dei necessari requisiti professionali”.