“In questi mesi il livello di condivisione e discussione con i comuni non è stato sufficiente. Per questo abbiamo ritenuto opportuno andare ad individuare le criticità sul territorio, darne la nostra interpretazione e chiedere un incontro ai sindaci per entrare nel merito delle nostre proposte di intervento”. È Michele Iacaruso, presidente della CNA dell’Area di Sassuolo, a descrivere le ragioni che hanno portato l’Associazione a scrivere ai sindaci del comprensorio per mettere in evidenza diverse problematiche, a cominciare dalla viabilità.

Secondo l’Associazione, i punti essenziali riguardano innanzitutto la realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo, la definizione di un piano del traffico per il collegamento Fiorano-Spezzano-Ubersetto, la sostituzione degli incroci semafori (ad esclusione di quelli pedonali) con rotonde, interventi che rendano più fluido il traffico sulla Pedemontana. “Particolarmente importante – sottolinea Iacaruso è la situazione in Val Dragone. Proponiamo la costituzione di un tavolo istituzionale con i Sindaci, per chiedere alla Regione non solo le risorse necessarie per la definitiva messa in sicurezza della galleria Casa Poggioli e dei viadotti collegati, ma anche per affrontare il tema del non più procrastinabile completamento del collegamento Cerredolo-Ponte Dolo-Ponte Dragone”.

Se sono importanti le arterie stradali, altrettanto può dirsi per le infrastrutture informatiche e quelle legate alle telecomunicazioni, un fattore di competitività e sviluppo indispensabile, fattore carente in alcune zone, in particolare quelle montane, dove solo un sesto della comunità può contare sulla disponibilità della fibra. A questo proposito CNA propone un censimento delle infrastrutture esistenti in modo da poter programmare interventi tempestivi e monitorarne lo sviluppo.

Altro tema importante, il decoro e la sicurezza dei villaggi artigiani, fattori che rappresentano il biglietto da visita delle piccole e medie imprese che vi sono insediate. “Ammodernamento dell’illuminazione, rifacimento, laddove necessario dei marciapiedi, videosorveglianza, verde pubblico, rifacimento delle strade, adeguamento della segnaletica stradale (sia verticale che orizzontale), ma anche allestimento di percorsi ciclopedonali sono i requisiti minimi per questi insediamenti produttivi”, ammonisce il presidente CNA dell’Area.

Ad aggravare la situazione, il mancato funzionamento dell’Unione dei comuni, sia sotto un profilo squisitamente tecnico operativo che ancor di più da un punto di vista politico. “Si tratta di una mancanza grave, perché un coordinamento funzionante e propositivo potrebbe dare molto alla comunità pensiamo alla promozione turistica, dove ogni amministrazione va avanti in ordine sparso arrivando a concentrare diverse iniziative negli stessi giorni, quando servirebbero invece azioni congiunte, magari attraverso la predisposizione di pacchetti che coinvolgano l’intero territorio ed attività di comunicazione adeguate”.

E sempre attraverso l’attività dell’Unione si potrebbe coordinare al meglio il processo di semplificazione amministrativa, di controllo sugli adempimenti (“troppo spesso – rivela Iacaruso – gli uffici competenti richiedono cavillose integrazioni in procinto di chiusura dei procedimenti, allungando a dismisura i tempi di approvazione”), ancora combattere l’abusivismo, magari portando all’interno dell’Unione dei Comuni il servizio integrato di Polizia Municipale.

Altri temi portati all’attenzione dei sindaci sono la gestione dei rifiuti, a cominciare dall’introduzione di norme, come avvenuto in altri comuni, che escludano le aree destinate alla produzione di rifiuti speciali dal calcolo della Tari.

“Ai sindaci – chi parla è sempre Iacaruso – chiediamo anche di adoperarsi per coinvolgere, negli appalti, le imprese locali, ricorrendo agli affidamenti sottosoglia e alla suddivisione dei lotti”.

“Di certo – conclude il presidente della CNA locale – ci attendiamo la ripresa di un dialogo vero, concreto e costruttivo, per individuare e condividere soluzioni efficaci ed efficienti. Per questo non ci siamo limitati a scrivere alle amministrazioni, ma le abbiamo invitate ad un incontro dove discutere assieme di questi temi”.