Il Portale unico per la pubblicità delle gare e dei programmi di lavori, beni e servizi promosso dal ministero delle Infrastrutture – pienamente operativo da lunedì 1° luglio – promette di essere l’aggregatore unico di tutte le gare di appalto in corso in Italia, sia a livello nazionale che regionale. Il portale, spiega un comunicato del MIT, è l’esito del progetto di cooperazione applicativa per la realizzazione del Sistema a rete MIT/Regioni e Provincie autonome, ed è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Direzione generale per la regolazione e i contratti pubblici del MIT, gli Osservatori regionali e provinciali dei contratti pubblici e Itaca.

La piattaforma, stando sempre a quanto assicura il MIT, dovrebbe semplificare gli obblighi informativi a carico delle stazioni appaltanti e migliorare sia la trasparenza che la diffusione dei dati e delle informazioni relative a bandi, avvisi ed esiti di gara e alla programmazione di lavori, beni e servizi. Il tutto, ovviamente, a portata di clic. L’entrata a regime del Portale è l’ultima tappa di un processo avviato nel corso del 2018, con un lavoro che è andato avanti sia sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, sia soprattutto, sotto il profilo del dialogo interistituzionale con le regioni e gli enti locali.

L’architettura della piattaforma, in larga parte già operativa, va molto al di là della consultazione dei bandi di gara. Il progetto è stato infatti concepito come uno strumento di erogazione di servizi alle amministrazioni locali, per esempio per il supporto giuridico (rivolto a tutte le amministrazioni pubbliche accreditate) con pareri (non vincolanti) che vengono asseverati dall’Unità operativa di coordinamento del MIT e che sono conservati in archivio e consultabili online. L’architettura della piattaforma include inoltre l’accesso e la consultazione dell’elenco delle opere incompiute e tutti i programmi triennali e annuali delle amministrazioni regionali e locali.

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