Nei primi due mesi dell’anno – secondo i dati dell’osservatorio Cresme Europa Servizi – sono stati promossi 2.552 bandi per un importo di 2,289 miliardi: rispetto allo stesso periodo del 2016 il numero perde il 15,2% e il valore il 15,4 per cento.

Le amministrazioni comunali si confermano al primo posto tra gli enti appaltanti pur riducendo sia gli avvisi che i valori. Il dato è di 1.636 bandi (-11,8%) per 667 milioni (-34,3%). Al secondo posto si piazza a sorpresa l’edilizia sanitaria che ha promosso meno iniziative (85, -14,1%) ma più ricche (484 milioni, + 135,7%). Stesso andamento anche per le aziende speciali che hanno pubblicato 161 bandi (-9%) per 267 milioni (+38,6%) e per l’edilizia abitativa con 61 appalti (-16%) per 70,8 milioni (+52%).

Segni entrambi positivi per l’Anas, che partiva da un primo bimestre 2016 caratterizzato da gare di piccolo taglio. In questo inizio 2017 gli avvisi sono stati 59 (+3,5%) per 89 milioni (+543%). Brusca frenata invece per le opere ferroviarie che sono state solo otto (-82,6%) per 50,9 milioni (-80,3%).Tutte in perdita le classi d’importo, tranne una, quella compresa tra 15 e 50 milioni. In questa fascia da gennaio a febbraio sono state promosse 11 opere (+22%) per 376 milioni (+73%). Per i bandi superiori ai 50 milioni il calo è del 28,6% per il numero (5) e del 27,9% per il valore (807 milioni).