Tornano dal 1° ottobre in Emilia-Romagna le misure antismog. Blocco dei diesel Euro 4 rimandato a gennaio 2021, decisione condivisa con le Regioni del bacino padano

L’assessore Irene Priolo: “Scelta presa insieme a Lombardia, Veneto e Piemonte per affrontare una fase inedita e imprevista legata alla diffusione dell’epidemia da Covid-19”

Bologna – Scattano dal 1° ottobre in Emilia-Romagna le limitazioni alla circolazione previste per la lotta allo smog nella stagione invernale, che si applicheranno però in due passaggi diversi.

Slitta infatti all’11 gennaio 2021 il blocco dei veicoli Euro 4 diesel, una decisione condivisa con Lombardia, Veneto e Piemonte, la Regioni con cui l’Emilia-Romagna firmò nel 2017 l’Accordo di bacino padano.

Da subito, invece, si confermano i blocchi già in vigore nella scorsa stagione, riguardanti veicoli a benzina fino ad Euro 1, diesel fino ad Euro 3, motocicli e ciclomotori pre-euro.

E’ quanto stabilisce un’ordinanza alla firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

“Il lockdown dei mesi primaverili, con il drastico blocco agli spostamenti a cui abbiamo assistito, ha determinato un significativo calo delle emissioni dovute al trasporto veicolare e alla sospensione di varie attività produttive- spiega Irene Priolo, assessore regionale all’Ambiente-. Si sono registrate riduzioni emissive più elevate di quelle stimate per effetto delle misure sulla circolazione veicolare, stabilite dai Piani e dall’Accordo di bacino del 2017, come hanno dimostrato i risultati dello studio sulle conseguenze del lockdown redatto nell’ambito del progetto europeo Life-Ip Prepair”.

I motivi del rinvio sono stati indicati in una lettera trasmessa nei giorni scorsi al Ministro dell’Ambiente e sottoscritta da tutti gli assessori delle Regioni padane. Tra i fattori da tenere in considerazione, anche i limiti vigenti sulla capienza dei mezzi pubblici e le nuove opportunità offerte dallo smart working.

“Le attuali misure di sicurezza impongono limitazioni alle capacità di trasporto di bus e treni, per cui parte della mobilità gravita di necessità sull’uso del mezzo privato– aggiunge Priolo -. La scelta di rinviare il blocco dei diesel euro 4 a gennaio è frutto di una valutazione complessiva ed è stata condivisa da tutte le Regioni del Bacino Padano, alla luce dell’emergenza sanitaria in corso: una situazione straordinaria, inedita e imprevedibile che sta avendo anche effetti importanti di carattere sociale ed economico”.

Le regole per la qualità dell’aria da ottobre 2020 a marzo 2021

Limiti alla circolazione dei veicoli più inquinanti

Dal 1° ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 non possono, quindi, circolare i veicoli benzina pre-euro ed euro 1, diesel fino a euro 3 compreso e cicli e motocicli pre-euro nei 31 Comuni del Pair 2020: quelli con più di 30.000 abitanti e l’agglomerato urbano di Bologna, a cui si uniscono Fiorano Modenese, Maranello e Rubiera che hanno aderito volontariamente. Le misure si applicano dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 18,30 e nelle domeniche ecologiche (2 al mese, stabilite con ordinanza dei Sindaci).

Disco verde, invece, per la circolazione dei mezzi alimentati a benzina-metano, benzina-gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling). E via libera anche ai trasporti specifici o per usi speciali e ai mezzi in deroga, tra cui quelli di lavoratori turnisti, per chi si sposta per motivi di cura, assistenza o emergenza, per chi accompagna bambini a scuola o per i meno abbienti (potrà circolare un singolo guidatore con Isee annuo fino a 14mila euro).

Dal prossimo 11 gennaio, e fino al 31 marzo 2021, non potranno più circolare nemmeno i veicoli benzina fino a euro 2, diesel fino a euro 4 compreso e cicli e motocicli fino a euro 1, veicoli benzina-metano, benzina-gpl fino a euro 1.

Norme per il riscaldamento domestico

Dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021 è inoltre in vigore lo stop all’utilizzo di caminetti aperti e delle stufe a legna o pellet per il riscaldamento domestico di classe 1 e 2 stelle negli immobili civili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico, che si trovino in tutto il territorio regionale sotto i 300 metri di altitudine (sono quindi esclusi i Comuni montani, specificati dalla legge regionale 2/2004 “Legge per la montagna”) e nei Comuni oggetto di infrazione per la qualità dell’aria.

Dal 1° gennaio 2020 in Emilia-Romagna è consentito installare solo nuovi impianti di classe 4 stelle o superiore. E’ inoltre obbligatorio, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale <35kW, l’uso di pellet certificato da un Organismo accreditato (UNIEN ISO 17225 di classe – A1).

 

Misure emergenziali nei giorni di allerta: dall’11 gennaio blocchi anche per il diesel Euro 5

Scattano, inoltre, le “misure emergenziali” quando si supera il limite di PM10 per 3 giorni consecutivi (su base provinciale). In questo caso, nei Comuni Pair della provincia nella quale si sono verificati i superamenti, si applica una serie di misure aggiuntive dal giorno seguente a quello di controllo compreso.

La verifica sui superamenti giornalieri del PM10 è effettuata due volte a settimana, come nella scorsa stagione: lunedì e giovedì. Il Bollettino è reso disponibile entro le 11 su www.liberiamolaria.it.

Alcuni Comuni hanno anche attivato servizi di allerta con sms per comunicare l’attivazione delle misure emergenziali, tra questi la Città metropolitana di Bologna, Modena e Reggio Emilia (vedi link ).

Nel dettaglio le misure emergenziali prevedono limitazioni alla circolazione estese anche ai veicoli fino a euro 4 diesel compreso. Dall’11 gennaio 2021 il blocco si applicherà anche ai diesel Euro 5. E ancora: come lo scorso anno si confermano lo stop agli impianti a biomassa per uso domestico fino a 3 stelle (comprese) in presenza di impianto alternativo; l’obbligo di abbassamento del riscaldamento fino a di 19° C nelle case e 17° C nei luoghi di attività produttive e artigianali; i divieti di combustione all’aperto (falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc…), di sosta e fermata con il motore acceso per tutti i veicoli, di spandimento liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili e, infine, il potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani.

Alla manovra ha aderito anche il Comune di Modena, con una sola novità: l’estensione del blocco anche ai diesel euro 5, dalle 8.30 alle 18.30, nelle sole situazioni emergenziali.
Di seguito i link:

  • all’Ordinanza comunale, che prevede anche la conferma delle deroghe già previste negli anni scorsi;
  • all’Allegato 1, relativo all’area delle limitazioni;
  • all’Allegato 2, relativo ai veicoli speciali.

Di seguito, invece, i moduli per l’autocertificazione degli impiantisti che devono entrare nelle zone bloccate per interventi urgenti e per i lavoratori turnisti.

 

Fonte: Regione Emilia-Romagna