Continua l’attività di CNA Benessere per promuovere nuove regole a tutela degli operatori veri.

Anche l’Area del Sorbara recepisce la proposta di rinnovamento del regolamento che riguarda quello che possiamo chiamare il bell’essere, dall’acconciatura all’estetica passando per i tatuatori ed i piercer.
In questo caso, si va addirittura oltre quanto fatto in altri comuni (Modena, Carpi, Mirandola, Maranello), in quanto si tratta di un’approvazione valida per tutti i comuni dell’Unione: da Bastiglia a Ravarino, da Nonantola a Bomporto, da San Cesario sino a Castelfranco. Un unico regolamento per sei comuni, insomma.
“Proprio per questo – commenta Marcello Montorsi, presidente delle imprese dell’Unione Benessere associate a CNA Modena – siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato, un approccio che potrà essere esteso ad altri ambiti”.

“In questi anni – continua Montorsi – il settore ha fatto un salto in avanti, a cominciare dalle tecniche utilizzate per impiegare i macchinari. Il regolamento tiene conto di queste novità e, soprattutto, delle professionalità che queste richiedono”. Le nuove regole, infatti, definiscono non solo i requisiti necessari per svolgere le diverse attività del settore, ma anche i macchinari e le attrezzature ammesse – soprattutto nel campo dell’estetica – oltre ai criteri igienico-sanitari dei locali. Poi le tipologie dei controlli, “che hanno un’importanza determinante – sottolinea Montorsi – per contrastare le attività abusive, che con la pandemia hanno avuto un nuovo impulso, con tutti i rischi conseguenti per la salute dei clienti. Ecco perché le imprese vere sono imprese sicure”.

“Il nuovo regolamento – conclude il Presidente – ci aiuterà anche ad indirizzare meglio coloro che intenderanno avvicinarsi ad una di queste attività, nel senso che non è sufficiente aprire una partita iva per poter operare in tal senso. È necessario sapere entro quali spazi ci si muova in quest’ambito, partendo dalle normative nazionali per continuare con i decreti regionali e finire appunto con i regolamenti comunali, senza tralasciare la formazione e relative abilitazioni professionali. Un esempio tra i tanti: alcune operatrici sono convinte di poter fare il trucco semipermanente quando in realtà si tratta di un’attività dell’estetica e come tale richiede il superamento di un percorso formativo importante presso una scuola riconosciuta dalla Regione”.

“L’adozione del regolamento nell’Unione, che segue quelli di Modena, Carpi, Mirandola e  Maranello dimostra il nostro impegno per la professionalizzazione di questi mestieri e per la tutela della clientela. Per questo auspichiamo che anche altre amministrazioni ed unioni comunali, adottino il regolamento”, conclude Montorsi.

Allegato: Testo del Regolamento